Rehab, progetto Unitus per la qualità della vita nelle carceri

Un progetto biennale Rehab, Removing prison HeAlth Barriers, finanziato dal programma europeo Llp – Grundtvig. coordinato dall’Università della Tuscia
La fase conclusiva si svolgerà a Roma venerdi 11 dicembre dalle ore 9 alle ore 17, presso l’Issp, Istituto Superiore di Studi Penitenziari.
E’ prevista la partecipazione del ministro della Giustizia, Andrea Orlando, del rettore dell’Università della Tuscia, Alessandro Ruggieri e del vice capo del Dipartimento Amministrazione Penitenziaria, Massimo De Pascali.L’obiettivo è quello di migliorare la qualità della vita nelle carceri, attraverso un criterio multidisciplinare che promuova una più efficace comunicazione tra staff della prigione (staff sanitario, area trattamentale e polizia penitenziaria) e detenuti; supportare il personale sanitario e di custodia nello stress correlato al lavoro attraverso i sensitivity groups; definire Linee guida di buona pratica clinica e stipulare protocolli di intesa tra istituto penitenziario e Servizio Sanitario Territoriale, a garanzia di misure volte alla continuità terapeutica.Unitus ha coinvolto un partenariato internazionale composto da società scientifiche di salute penitenziaria (Società di medicina e sanità penitenziaria – Simpse, Italia; Sociedad espanola de sanitad penitenciaria – Sesp, Spagna), Università (Birmingham city Univercity – Bcu, Regno Unito) e un gruppo di studio e ricerca sul tema (Groupe d’etude, de recherches, et de traitement en milieu penitentiaire – Gertox, Francia).

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