Quartullo protagonista a Ferento del Fu Mattia Pascal, una rappresentazione della vita

Luciano Pasquini

L’opera di Luigi Pirandello è andata in scena martedi 17 luglio al Teatro Romano di Ferento, il teatro all’aperto  che si caratterizza sempre di più  per la sua unicità scenografica. Un  Pino Quartullo, attore  regista, produttore tra i più richiesti dello spettacolo italiano ha divertito ed appassionato il pubblico viterbese  richiamato a Ferento dall’opera  pirandelliana. Il  fu Mattia Pascal  con  un testo drammatico ha avuto  la capacità di cogliere il comico nel tragico , con  degli intermezzi divertenti  rivelandosi di   un’attualità impressionante. Tutta l’opera di Pirandello  è imperniata sul problema della identità profonda delle persone: l’uomo non è quasi mai quello che crede di essere né quello che gli altri credono che sia.

Il personaggio Mattia Pascal   è una figura prigioniera delle maschere e delle convenzioni, schiavo delle leggi a cui non può sottrarsi e Quartullo ne ha  incarnato divinamente i più personaggi che indossa, la figura di marito, padre, figlio e fratello.

Lo scrittore siciliano  ha ambientato la storia nel novecento, è trascorso da allora oltre un secolo e sembrerebbe che nulla sia cambiato. Del resto come detto dallo stesso Pirandello, all’arte tocca il compito di rappresentare la vita , le cui assurdità non hanno bisogno di  parere verosimili perché sono vere.
Foto di Luciano Pasquini

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