Progetto Ossigeno, i servizi ecosistemici offerti dal Parco del Treja

A differenza della scorsa estate, quest’anno la stagione che sta per concludersi è stata caratterizzata da piogge a cadenza settimanale, nel Parco non si sono avuti incendi e la vegetazione è rigogliosa e verdeggiante. Ciò a tutto vantaggio del nostro Progetto Ossigeno, siglato nel 2013 con l’Associazione Phoresta onlus per la tutela di 60 ettari, e ampliato lo scorso anno per altri 35 ettari su terreni pubblici di proprietà del Comune di Mazzano Romano e dell’Università Agraria di Calcata. I boschi individuati non saranno tagliati per mantenere intatti i servizi ecosistemici, ovvero le importanti funzioni ambientali che assolvono, come l’assorbimento e fissazione di carbonio, la fornitura di habitat a supporto della biodiversità, la protezione dall’erosione e il valore paesaggistico.

Lo scorso anno il tour operator Vagabondo Viaggi aveva acquisito da Phoresta crediti di Carbonio generati nel Parco grazie a questo progetto, per compensare le emissioni di CO2 provocate da tutti i voli aerei inclusi nei suoi pacchetti di viaggio.
All’inizio di settembre a Bergamo, durante l’ottava edizione dei Maestri del Paesaggio, la manifestazione che promuove natura e bellezza, Phoresta ha compensato – con il sostegno di Stucchi SpA – le emissioni di CO2 emesse dagli spostamenti dei relatori di ben sei eventi, sempre utilizzando i crediti di carbonio generati nel Parco.

I boschi che sovrastano il fosso del Peccato – foto Archivio Parco

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