Premio “Eugenio Scalfari – Città di Civitavecchia”, Lucio Caracciolo proclamato giornalista dell’anno

di Cristiana Vallarino

Lucio Caracciolo

Al Traiano interessante il pomeriggio per la cerimonia finale del secondo Premio “Città di Civitavecchia”, dedicato a Eugenio Scalfari che nacque nella città costiera.
Lo scrittore e criminologo locale Gino Saladini ha presentato l’evento, introducendo subito il sindaco Ernesto Tedesco, per i consueti saluti istituzionali, e poi l’ex direttore di Repubblica e amico di Scalfari, Ezio Mauro, presidente della giuria. Mauro ha ricordato la personalità di Scalfari, la sua eleganza innata, il modo con cui trattava i colleghi e il legame profondo che aveva con tutti: “Ad Eugenio sarebbe piaciuto questo premio – ha detto – che è nato dal basso, dalla città, una città che amava, i cui ricordi di bambino legati al mare spesso, nei suoi libri, raccontava”.
Il presidente ha poi letto le motivazioni della giuria che ha scelto Lucio Caracciolo come giornalista dell’anno. Il direttore di Limes, peraltro anche lui formatosi giovanissimo alla “scuola” di Scalfari”, riesce a dare sulla sua pubblicazione di geopolitica uno sguardo attento al mondo, ai suoi cambiamenti ei suoi conflitti sempre con parole chiare e esaustive. A premiarlo le figlie di Scalfari, Donata ed Enrica, sue amiche fin dagli anni del liceo romano che frequentavano insieme.

Quest’anno la giuria ha pure assegnato menzioni di onore a due corrispondenti di guerra. Sul palco, per consegnare loro i riconoscimenti, tre giurati, grandi firme del giornalismo e dalla cultura italiana: Dacia Maraini, Concita De Gregorio e Bruno Manfelotto. Premiati Lorenzo Cremonesi, firma del Corriere della Sera e Stefania Battistini, inviata del TG1.

Per la poesia il premio è andato a Mariangela Gualtieri per “L’incanto fonico. L’arte di dire poesia” (Einaudi) che ne ha letto alcuni estratti, a lei il ricionsocimento è stato dato dalla poetessa e scrittrice, anche lei in giuria, Maria Grazia Calandrone.

Una menzione speciale poi è stata data alla memoria di Gabriele Galloni, giovane poeta deceduto all’età di 25 anni. A prenderla dalle mani del sindaco, la mamma Irma. Pino Quartullo, attore e regista civitavecchiese, ha interpretato molti versi di Gabriele

A fare da colonna sonora alla manifestazione la tastiera di Tiziano Leonardi e il sax di Francesco Davia, entrambi mucisisti civitavecchiesi. Il primo fa parte dei Cugini di Campagna, il secondo è direttore della banda musicale cittadina “Puccini”.

Il conduttore Gino Saladini ha ringraziato tutti gli sponsor e gli organizzatori, in primis Fabrizio Barbaranelli che lanciò l’idea del premio, poi portato avanti con la sua associazione Spazioliberoblog, insieme a Blue in the Face e Book Faces.

Da non dimenticare che in giuria ci sono anche due altri grandi nomi della cultura che però non hanno potuto partecipare, Loredana Lipperini e Corrado Augias, l’anno scorso molto apprezzato dal pubblico.

Il Premio è patrocinato dalla Regione Lazio, dal Comune di Civitavecchia, dall’Autorità di Sistema Portuale e da altre Associazioni ed Enti cittadini ed è sostenuto da importanti società che operano sul territorio tra cui Enel e Thyrrenian Wind Energy oltre che da notevoli operatori locali.

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