Pratogiardino tornerà a essere “la villa comunale più amata dai viterbesi”

di Luciano Costantini

Pratogiardino si rifà il look. Anzi, torna a nuova vita. Operazione non ancora terminata, ma che già offre segni tangibili sulla tabella “recupero e risanamento”. Rifatti viali e sentieri, “stasato” e completamente riattivato il sistema idrico, il terzo e conclusivo step arriverà entro l’anno con la creazione di una palestra all’aperto che sorgerà non lontano dalla pista di pattinaggio. Insomma, con l’inizio del 2022 il vecchio Pratogiardino tornerà a essere “la villa comunale più amata dai viterbesi”. Per citare le parole di Giovanni Arena, sindaco di Viterbo, che insieme all’assessore al Verde Pubblico, Enrico Maria Contardo, ha illustrato i lavori di manutenzione straordinaria e di riqualificazione del parco. Presenti al più che mai simbolico taglio del nastro “verde”, l’ideatore del progetto architetto Raffaele Ascenzi, Vincenzo Fiorillo direttore tecnico dei Lavori e i dirigenti di settore Eugenio Maria Monaco e Fabio Fanti. Una presentazione en plein air, benedetta da uno splendido sole, sostanzialmente il ritorno al contatto diretto tra amministratori e mass media in tempo di Covid. Una operazione che ha già impegnato 200.000 euro e che una volta ultimata avrà un costo complessivo di 400.000. Il sindaco Arena con malcelato orgoglio ha parlato di “bonifica” non soltanto necessaria, ma assolutamente prioritaria: “Non accadeva dal 1920 e il parco era ormai ridotto ai minimi termini”. E’ toccato all’assessore Contardo entrare nei dettagli degli interventi: “Abbiamo rifatto completamente i viali e la rete idrica che da tempo ormai risultava intasata ed anzi dannosa per la stessa agibilità del parco. Insieme all’Università abbiamo provveduto a punzonare molti degli alberi esistenti, abbiamo ricostruito le aiole. Abbiamo perfino ricoperto i viali con un brecciolino chiaro proveniente da alcune cave indicateci dalla Sovrintendenza”. Cioè un lavoro gigantesco e minuzioso allo stesso tempo. “Non è stato facile – ha confermato Ascenzi – perché abbiamo trovato una situazione abbastanza critica, conseguenza dello stato di sostanziale abbandono in cui Pratogiardino è stato lasciato per decenni. Un lavoro impegnativo anche perché abbiamo dovuto operare su una superficie complessiva di quattro ettari e mezzo, tra prati, aiole, laghetti e viali”. I prossimi mesi serviranno per completare il tutto. Termine perentorio, il 31 dicembre 2021. Otto mesi durante i quali dovrebbe essere realizzata una palestra all’aperto, dovrebbero essere installate nuove panchine e dovrebbe essere completato il maquillage. L’idea, anzi l’obiettivo finale è quello di offrire alla città un parco degno di questo nome. Una sfida che senza alcun dubbio si giocherà perennemente sul crinale del senso civico. In altre parole, dell’educazione collettiva. Così è sempre e ovunque. L’amministrazione comunale intende per questo rafforzare la sorveglianza, magari attraverso l’impiego di dipendenti del settore strade. Intanto su questo fronte sono già operativi i volontari dell’Adivo, i quali – c’è da giurarlo – non avranno tempo di annoiarsi. Una sfida che comunque va affrontata, se possibile, insieme a quella per la manutenzione e la difesa dell’intero patrimonio verde della città. Non c’è soltanto Pratogiardino. “In questa direzione ci siamo già mossi – ha garantito l’assessore Contardo – tanto è vero che abbiamo messo in bilancio 800.000 euro annuali per gli altri spazi verdi di Viterbo. Cominceremo con la riqualificazione del parco Jan Palach, all’altezza di via Tullio Cima. Work in progress”.

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