Piano Olivetti, la Cultura come bene comune. La Biblioteca di Viterbo ci sta

Il Piano Olivetti introduce strumenti per valorizzare le biblioteche come luoghi di educazione intellettuale, civica e di connessione sociale, la promozione della filiera dell’editoria libraria, in particolare le librerie di lunga tradizione, di interesse storico-artistico e di prossimità. Viene inoltre riconosciuto il ruolo centrale degli archivi e degli istituti storici e culturali come custodi della storia e della memoria della Nazione. 

Questi gli obiettivi del Piano elencati nell’articolo 1. 

  1. a) favorire lo sviluppo della cultura come bene comune accessibile e integrato nella vita delle comunità, nel rispetto del principio di sussidiarietà orizzontale;
  2. b) promuovere la rigenerazione culturale delle periferie, delle aree interne e delle aree svantaggiate, in particolare quelle caratterizzate da marginalità sociale ed economica, degrado urbano, denatalità e spopolamento;
  3. c) valorizzare le biblioteche, con il loro patrimonio materiale e digitale, quali strumenti di educazione intellettuale e civica, di socialità e di connessione con il tessuto sociale;
  4. d) promuovere la filiera dell’editoria libraria, anche attraverso il sostegno alle librerie caratterizzate da lunga tradizione, interesse storico-artistico e di prossimità;
  5. e) tutelare e valorizzare il patrimonio e le attività degli archivi nonché degli istituti storici e culturali, quali custodi della storia e della memoria della nazione.

Coerentemente con il Piano Olivetti, il Decreto reca misure urgenti in materia di editoria, di biblioteche e di librerie (art. 3), con un intervento complessivo di 44 milioni di euro.  

Il Piano Olivetti – come si legge nel DL – sarà elaborato in coerenza con la Strategia nazionale per lo sviluppo delle aree interne (di cui all’art. 7 del decreto-legge 19 settembre 2023, n. 124, convertito, con modificazioni, dalla legge 13 novembre 2023, n. 162 ) e con il Piano d’azione per la cultura (di cui all’art. 34 del decreto-legge 7 maggio 2024, n. 60, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 luglio 2024, n. 95), che già prevede interventi di rigenerazione socioculturale di aree urbane caratterizzate da marginalità sociale ed economica in sette regioni del Sud Italia. Per approfondimenti sul Decreto-legge Cultura si rimanda al testo integrale pubblicato in Gazzetta Ufficiale

Il Nuovo Piano Olivetti del Ministero della Cultura è pure il punto fermo di Paolo Pelliccia Commissario straordinario della Biblioteca Consorziale di Viterbo: ”Credo che le Biblioteche della Comunità (casa editrice) siano state una fonte di grande ispirazione per il nostro Paese”. Il concetto Pelliccia lo ha pure ribadito nel corso del servizio a firma di Filippo Golia andato in onda su Rai2 lo scorso 9 marzo alle ore 20.30, annunciandone  che prossimamente verrà trasmessa anche una versione più lunga all’interno della rubrica culturale “Mizar.

“Il prossimo passo della Biblioteca  afferma Paolo Pelliccia è  di farla diventare interdisciplinare e rendere la cultura un evento pubblico e gratuito”.

Grazie ancora una volta al lavoro incredibile del commissario straordinario Paolo Pelliccia, afferma Ornella, assidua frequentatrice della Biblioteca, lo ribadisce anche la consigliera Laura Allegrini, dell’assessore alla Cultura Alfonso Antoniozzi insieme a  tutta quella schiera di frequentatori e frequentatrice che puntualmente ad ogni incontro hanno ricevuto in dono la copia del libro proposto dall’autore presente.

Autori di grande spessore hanno attraversato e continueranno ad attraversare questa Cittadella della Cultura che ha pure ideato una sala quella delle “Letture per le future generazioni”.  A riprova di come il filo pensiero di Pelliccia  metta  il pubblico al centro del suo apprendimento motivandolo in modo coinvolgente.Un continuità che non viene spezzata ma piuttosto ne riceve conferma.

 

Il messaggio di Alfonso AntoniozziVice Sindaco – Assessore alla Capitale Europea della Cultura, Sistema Teatrale, Musicale, Museale, Bibliotecario del Comune di Viterbo

La Biblioteca Consorziale di Viterbo, protagonista da ultimo del servizio andato in onda domenica sera al Tg2, è un motivo di indiscutibile vanto per la nostra città. Questo spazio, guidato dalla professionalità visionaria e lungimirante di Paolo Pelliccia, è un luogo vivo, aperto, pubblico e interdisciplinare dove la cultura ha riacquistato davvero la sua forma originaria dell’universalità.

Siamo grati e onorati che il nostro territorio sia arricchito da una realtà come quella della Biblioteca Consorziale che ci onora della sua presenza anche tra i membri del comitato promotore che istituiremo per formalizzare il percorso di Viterbo a Capitale Europea della Cultura 2033.

Auspichiamo infine che la Biblioteca rientri nel Piano Olivetti per la rigenerazione culturale, visto che il suo operato è esattamente in linea con l’obiettivo principale del decreto, ovvero quello di rafforzare il ruolo della cultura come elemento centrale per il benessere delle comunità e per la coesione sociale, andando così nella stessa direzione di questo Assessorato.

 

 

 

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