“Accolgo con soddisfazione la delibera con cui la giunta Rocca ha dato il via libera all’utilizzo della vespa samurai per combattere la cimice asiatica, un insetto che ha causato notevoli danni agli agricoltori laziali”. Così, in una nota, la consigliera regionale Valentina Paterna, presidente della commissione Agricoltura e Ambiente. “Nell’ottobre scorso, da presidente della VIII Commissione, mi ero subito attivata per organizzare un’audizione con agricoltori, sindacati ed enti locali, dalla quale è partito il processo che oggi ha portato allo stanziamento dei fondi necessari per l’avvio del progetto”.
“Nel dettaglio – spiega Paterna – la Regione sosterrà iniziative di lotta biologica contro gli insetti dannosi Halyomorpha halys (cimice asiatica) e Drosophila suzukii (moscerino dei piccoli frutti) nel territorio laziale al fine di evitare maggiori danni alle produzioni agricole regionali. L’attivazione e la gestione dei progetti di lotta biologica, che si svolgeranno in collaborazione con Enti di ricerca qualificati, è stata affidata ad Arsial, mentre alla direzione regionale Agricoltura e Sovranità Alimentare, Caccia e Pesca, Foreste spetterà il coordinamento e la supervisione di detti progetti”.
“Grazie alla sensibilità mostrata sul tema dall’assessore Righini – prosegue la presidente – la Regione a guida Fratelli d’Italia si dimostra attenta alle istanze presentate dagli agricoltori locali, vittime di ingenti danni tra il 19 e il 30% dei raccolti per un totale di circa 60 milioni di euro a causa dell’emergenza che ha interessato, in particolare, i territori della Tuscia. Mi preme ringraziare anche l’Unitus, la quale si è messa tempestivamente a disposizione con un pool di esperti per sviluppare dei programmi tecnici e approfondire la questione, oltre che per sviluppare sistemi di controllo e contenimento. Produttori, sindaci e associazioni di categoria ci avevano chiesto un piano per debellare le coltivazioni dalla cimice asiatica, noi abbiamo risposto con i fatti”.
“L’utilizzo della vespa samurai – conclude Paterna – è stato approvato dopo una serie di analisi condotte dell’area servizio fitosanitario, guidata dalla dottoressa Alessandra Bianchi, coordinate dal tavolo istituito dagli uffici preposti e dall’Arsial. In particolare è emerso che le strategie di difesa convenzionale, integrata e biologica delle produzioni, pur puntualmente adottate dai produttori laziali, non sono riuscite a controllare l’enorme potenziale biotico dei fitofagi anche perché non sono presenti, nei nuovi areali, agenti in grado di determinare un riequilibrio naturale delle popolazioni. Pertanto si è optato, come avvenuto in altre regioni, per l’immissione di controllori biologici alloctoni efficaci quali la vespa samurai e la vespina Ganaspis al fine di tenere sotto controllo la cimice asiatica e il moscerino dei piccoli frutti”.