Paolo Manganiello a Canepina un reading del libro “Sotto il cielo di Lampedusa”

Lunedì 10 settembre alle 18 a Canepinanello splendido atrio del Museo delle Tradizioni Popolariad ingresso libero va in scena il quarto appuntamento di Arte Migrante Festival. Paolo Manganiello dedicherà un reading al libro “Sotto il cielo di Lampedusa”, edito dalla Rayeula Edizioni, prefazione di Erri de Luca.

Una serie di poesie e di scritti che raccontano il dolore e la paura, la speranza e la rinascita. Il mare è lo sfondo di queste tragedie.

“I versi di questa raccolta somigliano a onde”, le parole, come una corrente,

accompagnano e trascinano in un viaggio incerto e pericoloso sull’esile vascello del desiderio di un altrove sconosciuto. Emigrazione: una parola che indica lo spostamento di una popolazione verso aree geografiche diverse da quelle di origine e quindi, al contempo, il dover lasciare la propria terra, le proprie radici. Questi esseri umani in fuga si mettono nelle mani di mercanti di uomini.

Pagando la loro quota sognano una nuova vita, che invece troppo spesso il mare interrompe. Il corpo umano diventa merce, merce in fuga, merce che pericolosamente galleggia, merce che paga. L’evento è epocale, inarrestabile, e ognuno di questi versi è lo sfogo di chi si sta per gettare – inconsapevolmente – verso un sogno rischioso, in un mare profondo e impietoso.

Dall’Africa, come da altri paesi, si fugge. Dall’Europa e dall’Italia anche. Oggi come ieri, sempre. Le storie di migranti lo raccontano. Oggi come ieri, sempre. Nel 2018 la fuga dei nostri laureati, i nostri giovani all’estero è di 10 volte più grande degli immigrati che arrivano, al 3 settembre secondo i dati del ministero sono sbarcati 20.300 stranieri, nell’indifferenza di tutti… e senza rendersi conto che noi siamo gli emigranti. Queste e tante le tematiche che si affronteranno nell’incontro a Canepina.

Arte Migrante Festival realizzato grazie al patrocinio e contributo della Regione Lazio e i comuni di Ronciglione, Canepina, Caprarola e Capranica,nasce con lo scopo di raccontare senza voler dare risposte, ma fornendo dati e visioni differenti, il fenomeno della migrazione dei popoli attraverso l’arte, la cultura e la conoscenza.

I quindici appuntamenti in programma spazieranno dal cinema, la musica, il teatro, la letteratura e le conferenze. Tra gli ospiti in programma: Ascanio Celestini (22 settembre), il regista Paolo Bianchini e il bluesman Harold Bradley (14 settembre). Durante il festival si terranno inoltre molte proiezioni e dibattiti nelle scuole dei comuni nel progetto grazie alla rassegna “Quando a partire eravamo noi” che attraverso il grande cinema racconta la migrazione degli italiani nel mondo.

Arte migrante festival

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