“Non buttarlo via. Non è un rifiuto”, Enpa Viterbo in prima linea nella Giornata nazionale contro l’abbandono

Non buttarlo via. Non è un rifiuto”

Ogni estate, migliaia di animali vengono abbandonati. Solo a giugno 2025, l’Ente Nazionale Protezione Animali ha recuperato 2.550 cani vaganti o ceduti, di cui 753 privi di microchip, e 3.750 gatti feriti o incidentati, inclusi 1.750 cuccioli. A questi si aggiungono 175 cani sequestrati in seguito a maltrattamenti.

Per questo motivo, sabato 5 e domenica 6 luglio, l’Enpa sezione di Viterbo e provincia torna in piazza con la Giornata nazionale contro l’abbandono al BRICOFER (Parco Commerciale Città dei Papi-SS Cassia Nord) dalle ore 16.00 alle ore 18.00, per ricordare che abbandonare un animale è un reato, ma salvarlo è un dovere morale e civile. L’iniziativa coinvolgerà 100 piazze in tutta Italia, da Nord a Sud, con eventi informativi, materiali, consigli utili e occasioni per sostenere concretamente chi ogni giorno combatte in prima linea contro l’abbandono.

Lo slogan scelto per la campagna 2025 è chiaro e diretto: “Non buttarlo via. Non è un rifiuto”.

Un animale non è un oggetto da usare e poi gettare. È un essere vivente che prova dolore, paura, ma anche amore. Abbandonarlo è un crimine. Aiutarlo è una scelta di civiltà. Durante l’iniziativa, volontarie e volontari distribuiranno il vademecum anti-abbandono ENPA, con indicazioni pratiche su come comportarsi in caso di animali vaganti, feriti, smarriti o esotici abbandonati, nonché sui numeri da contattare per intervenire in modo efficace e responsabile.

L’abbandono è un crimine

L’abbandono di animali è punito con l’arresto fino a un anno o con un’ammenda da 5.000 a 10.000 euro, pene aumentate dalla Legge 82/2025. Se l’abbandono avviene su strade o aree ad esse collegate, si applica un’aggravante che comporta l’aumento della pena fino a un terzo.

In caso di utilizzo di veicoli, è prevista anche una sanzione amministrativa accessoria obbligatoria: la sospensione della patente di guida da sei mesi a un anno.

A ciò si possono aggiungere altre conseguenze penali, come:

• la confisca obbligatoria dell’animale (art. 19-ter c.p.),

• l’iscrizione nel casellario giudiziale,

• il possibile divieto futuro di detenzione di animali, stabilito da sentenze o regolamenti locali.

Va inoltre considerata la responsabilità civile: se l’animale abbandonato provoca un danno – ad esempio in un incidente stradale – chi lo ha abbandonato può essere ritenuto civilmente responsabile. In sede di giudizio, è possibile che venga imposto anche il risarcimento del danno morale ad associazioni o enti costituitisi parte civile.

Un decalogo per agire bene

Per aiutare i cittadini a comportarsi nel modo corretto in caso di abbandono o ritrovamento di un animale, Enpa ha elaborato e diffuso un Decalogo Antiabbandono, disponibile su www.enpa.org/antiabbandono.

Ecco i principali punti:

•    Se assiti a un abbandono, non girarti dall’altra parte. Raccogli le prove (foto, video, targa) e denuncia subito alle autorità. Contattare il 112, Numero Unico Europeo di Emergenza (NUE),

•    Non tutti gli animali vaganti sono abbandonati. Molti gatti liberi appartengono a colonie feline tutelate dalla legge (L. 281/91). Prima di raccoglierli, accertati che siano davvero in difficoltà.

•    Un cane vagante può essere smarrito. Contatta la Polizia Municipale locale: appropriarsi di un cane trovato senza farlo è reato (appropriazione indebita).

•    Se il ritrovamento avviene in zone critiche (autostrade, ferrovie), avvisa le autorità competenti: Polizia Stradale, Ferroviaria o Provinciale.

•    Per animali esotici o domestici non convenzionali (criceti, tartarughe, conigli, pappagalli), segnala il ritrovamento alla Polizia Municipale, lasciando i tuoi recapiti.

•    In caso di animale selvatico ferito o in difficoltà, chiama il 1515 (Carabinieri Forestali) o il Centro Recupero Fauna Selvatica più vicino. Evita comportamenti che possano stressare l’animale (luci forti, rumori, contatto fisico non necessario).

•    Rondini, rondoni e balestrucci trovati a terra vanno sempre recuperati. Se hai dubbi sull’intervento, scatta una foto e chiedi consiglio a esperti o associazioni.

ENPA SEZIONE DI VITERBO E PROVINCIA

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