Medioera, la decima edizione del Festival dedicato alla cultura digitale

di Nicole Chiassarini

Dal 9 al 12 maggio torna Medioera, il Festival che si occupa di innovazione e cultura digitale. Un’idea nata per caso, dopo una chiacchierata tra amici che insieme condividevano il desiderio di uno spazio di riflessione comune su argomenti che oggi fanno parte dell’ordinario. Un nome nato con la fusione tra Medioevo, per ricordare la città di Viterbo, e Nuova Era, riferito al concept del Festival: l’Era Digitale.
Il Festival giunto alla sua decima edizione, è stato presentato giovedì 2 maggio presso lo Spazio Attivo – Lazio Innova a Valle Faul. Presenti in questa occasione, il sindaco Giovanni Arena; l’assessore alla cultura Marco De Carolis; il presidente dell’associazione Gioventù Protagonista Mario Narduzzi; il direttore artistico Massimiliano Capo e il responsabile di Spazio Attivo – Lazio Innova Giulio Curti. Nel corso di questi anni Medioera ha visto tanti ragazzi intraprendere un percorso che per molti oggi è diventato una professione, ha visto anche argomenti trattati diventare temi dell’agenda pubblica del territorio della Tuscia al quale l’intera organizzazione del Festival è profondamente legato. “Medioera compie dieci anni ed è un passo importante e non scontato – ha iniziato Mario Naruzzi – e del quale noi siamo molto orgogliosi. Nel corso degli anni Medioera è cresciuta moltissimo, sono centinaia gli ospiti che sono stati sul nostro palco, sono centinaia di migliaia le relazioni che abbiamo instaurato, tramutate poi in temi che abbiamo messo in agenda e che hanno finito per diventare anche temi dell’agenda politica locale”.
Previsti tanti ospiti che accompagneranno queste quattro giornate, tra cui Federico Palmaroli, autore della pagina “Le Più Belle Frasi di Osho” che tratta personaggi della politica, della storia e dello spettacolo come in un fotoromanzo; Ermes Maiolica, il re delle bufale sui social e Riccardo Pirrone, fenomeno più recente a cui si deve la comunicazione di Taffo, la prima agenzia funebre ad aver superato lo scoglio della comunicazione in rete utilizzando un linguaggio molto ironico. Un’edizione che vedrà quattro giornate interamente dedicate al digitale, alla comunicazione che ormai fa parte del nostro ordinario, al rapporto tra i nuovi media e la televisione. Prevista anche una Start-Up Night in cui le nuove imprese nate nel territorio della Tuscia si racconteranno e faranno conoscere le loro esperienze; ma non solo, in collaborazione con il Festival Flare, gli studenti di tre scuole di Viterbo avranno l’occasione di partecipare ad un video contest e raccontare otto aziende, considerate eccellenze del territorio.
“Sono venuto con particolare piacere, anche perché ormai è un’esperienza consolidata – ha dichiarato il sindaco Arena. Ricordo i primissimi anni che sembrava venissero da Marte a parlare di cose apparentemente incomprensibili, invece quando si riesce a schiudere la conoscenza ci si rende conto che oggi è la base per la crescita di qualsiasi azienda, sia pubblica che privata. Per cui con molta attenzione staremo vicino a questa importante e unica iniziativa”.
Marco De Carolis, assessore alla cultura ed ex presidente dell’evento ha affermatoche “Per quanto riguarda il programma, ogni anno va migliorando, una serie di ospiti e di personaggi confermano la qualità del Festival che ormai è consolidato da dieci anni. Questa edizione, da assessore, la vedo come una delle tante possibilità attrattive della nostra città, uno dei tanti festival che durante l’anno copre un fine settimana con occasioni che possono attirare anche visitatori, curiosi e appassionati anche del settore. Medioera comunque parla di tutto, di innovazione tecnologica, di cultura, di arte, musica, di creatori, inventori, scienziati”.
In concomitanza con il quinto centenario della morte di Leonardo Da Vinci, uno dei più grandi geni che l’umanità possa ricordare, si è voluto precisare che è quello che da sempre l’evento cerca di portare all’interno del suo programma: innovatori, comunicatori digitali, persone pronte a mettersi in gioco per scoprire al meglio ciò che questa nuova era ci riserva. “Noi come Lazio Innova sosteniamo Medioera dalla prima edizione, ora li ospitiamo e siamo contenti di farlo” ha aggiunto il responsabile Giulio Curti. Temi che vanno oltre il Festival, ma che producono programmi utili per il territorio, alla sua innovazione e crescita. Un’ideazione geniale, quella di Medioera, che ogni anno è capace di produrre contenuti e ottenere presenze importanti con un programma di importanza nazionale.

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