Luigi Petroselli il sindaco che ha trasformato i valori e le parole in azioni amministrative concrete

di Laura Pasquini

Il  7 Ottobre mattina, nella Sala Regia di Palazzo dei Priori a Viterbo,si è svolta la celebrazione in ricordo di Luigi Petroselli, nel quarantesimo anniversario della sua morte.

Sono intervenuti il Sindaco Giovanni Maria Arena, il Presidente della Regione Nicola Zingaretti, il Presidente della Provincia di Viterbo Piero Nocchi, il consigliere regionale Enrico Panunzi e Angela Giovagnoli, autrice della biografia “Luigi Petroselli”, il Magnifico Rettore Stefano Ubertini, tra i fautori del Premio Luigi Petroselli che assegna una borsa di studio annuale agli studenti meritevoli. Precedentemente una cerimonia commemorativa era avvenuta  al cimitero san Lazzaro ove riposano le spoglie di Petroselli. Nel parterre tra gli illustri ospiti, anche le sorelle Adina e Rita.

L’evento è stato curato dall’ Associazione  Filmstudio Tre e patrocinato dal Comune di Viterbo, dalla Provincia di Viterbo e dalla Regione Lazio.

“D’ accordo con la  famiglia Petroselli, in questo quarantesimo anniversario della sua scomparsa, abbiamo deciso di organizzare un evento in Comune. Un appuntamento per onorare la memoria e ricordarne  lo spessore di uomo,di politico e amministratore”, evidenzia il Sindaco Arena. “

In apertura di cerimonia  è stato proiettato il corto diretto da Andrea Rusich “Noi che  amiamo la vita”, diario di una generazione e di una Viterbo in bianco e nero, dove scorrono le immagini di Pianoscarano, (Piascarano per i Viterbesi) quartiere dove l’ “Etrusco” Luigi Petroselli è nato.

A fine proiezione  il Sindaco Arena afferma che “ci sentiamo tutti un po’ più piccoli” di fronte alla “breve, intensa vita “di un uomo “tenace, umile, leale, che ha dato tutto se stesso” per gli altri e per la politica e che, da subito, ha lasciato un’impronta indelebile, “chissà quante opere meravigliose avrebbe potuto compiere per Roma e per tutta l’Italia se avesse potuto vivere di più”.Petroselli è stato sindaco di Roma dal 1979 al 1981.

All’ autrice della biografia  di Luigi Petroselli, Angela Giovagnoli, vanno i ringraziamenti per aver “ fatto qualcosa che va oltre noi,  non ha solo scritto l’unica testimonianza di Petroselli, ma quella di una generazione”, così  il consigliere regionale Enrico Panunzi, che sottolinea: “Petroselli è morto sul campo.-“E’ necessario ricordare Luigi Petroselli 365 giorni all’ anno, noi abbiamo bisogno di lui.-Petroselli è’stato capace di “amministrare gli amministratori, di fare in modo che amministrati e amministratori fossero un corpo unico e non ci fosse una frattura”.

“Ci sono delle storie che rimangono impresse nella memoria collettiva, così, Luigi Petroselli” interviene il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, la sua morte segnò un vuoto.“Tutti ne fummo colpiti, non solo la sinistra italiana, anche io, allora solo sedicenne. Nonostante il sistema  elettorale non prevedeva l’ elezione diretta del Sindaco, Luigi Petroselli già incarnava l’immagine dell’uomo rappresentante di una comunità.-Il cuore del suo impegno e stato “accorciare gli spazi” tra  chi ha e chi non ha –  ricordiamo che fu arrestato per difendere i contadini di Bomarzo, tra il centro e la periferia – ha portatogli autobus nei quartieri di periferia, ha riqualificato l’area dei Fori Imperiali-, tra gli uomini e le donne – con la costruzione dei consultori famigliari, portando lo Stato vicino alle persone, tra i giovani e i vecchi – con la creazione dei centri per gli anziani, che alleviano la solitudine di tanti.Ha trasformato i valori e le parole in azioni amministrative concrete.La sua è stata una politica segnata dall’etica, non si è mai risparmiato fino a morire sul campo .L’esperienza politica e amministrativa di Luigi Petroselli è  stata qualcosa di assolutamente straordinario.L’attualità di Petroselli è ancora oggi in questa sua volontà di accorciare le distanze; il post pandemia ci consegna l’aumento delle disuguaglianze, la distanza tra chi ha e chi non ha; il 9,4 per cento degli Italiani, uno su dieci della nostra comunità soffre di depressione perché non ha un lavoro, una possibilità di studio … L’ emarginazione e la solitudine è il grande problema dei nostri tempi, anche una minaccia alla democrazia dei tanti che si sentono esclusi”.

“Tutte le città sono come famiglie” così  interviene Piero Nocchi presidente della Provincia, e “Petroselli ci insegna il valore del “prendersi cura” delle persone con la stessa attenzione  di un padre e di una madre” … è bello ricordare che la sensibilità di Petroselli si esprimeva anche nella scrittura di poesie e fiabe per bambini .

Petroselli è stato ricordato anche oggi nel Tempio di Adriano a Roma da Walter Tocci e Gianni Alemanno. Nel ricordo comune l’etrusco Luigi Petroselli rimane  uno dei sindaci più amati dalla città , legando il suo ricordo e la sua esperienza a un periodo che, per la vita di Roma, è già storia.

 

 

 

 

  

COMMENTA SU FACEBOOK

CONDIVIDI