Lazio una crescente vocazione all’export, ma il distretto della Ceramica di Civita Castellana (-6,4%)

centro ceramica civita castellana

Esportazioni dei poli tecnologici laziali in calo nel 1° trimestre  dell’anno (-20,3% rispetto al 1° trimestre 2022).

Chiude in positivo il polo aerospaziale conun +39,7%, mentre il polo ICT e il polo farmaceutico registrano una flessione, rispettivamente del -10,4% e del – 26,9%. Nei primi tre mesi dell’anno le esportazioni dei poli tecnologici della regione si sono attestate su livelli pari a 3,2 miliardi di euro.
Dopo aver chiuso il 2022 con un aumento del 9,6%, il polo farmaceutico del Lazio ha evidenziato una flessione delle esportazioni del 26,9%, condizionato principalmente dal forte calo delle vendite in Belgio, Germania e Stati Uniti. In frenata anche le esportazioni verso la Cina. Nel complesso, nei primi 3 mesi dell’anno, le esportazioni del polo farmaceutico si sono posizionate su valori pari a circa 2,5 miliardi di euro.
Chiude in territorio negativo anche il polo dell’ICT romano, in controtendenza rispetto agli altri poli ICT monitorati a livello nazionale. A condizionare le performance del trimestre sono stati i risultati negativi osservati soprattutto nel Regno Unito, in Germania, nei Paesi Bassi, in Pakistane Arabia Saudita.
Continua invece il trend positivo del polo dell’aerospazio cresciuto del 39,7%. L’export nei primi 3 mesi dell’anno si è assestato su livelli pari a circa 454 milioni di euro, in aumento di circa 130 milioni rispetto al corrispondente periodo del 2022.
Il Monitor dei Poli Tecnologici del Lazio realizzato dalla Direzione Studi e Ricerche di Intesa
Sanpaolo conferma la rilevanza dei poli hi-tech regionali nel panorama manifatturiero italiano.
Nel report viene analizzata l’evoluzione delle esportazioni anche dei due distretti tradizionali del Lazio.
In contrazione il distretto tradizionale della Ceramica di Civita Castellana (-6,4%). Le vendite all’estero dei primi tre mesi del 2023, che per il distretto viterbese arrivano a quota 30,4 milioni di euro, si confrontano però con i numeri record dei primi mesi del 2022. Il confronto con il 1° trimestre del 2019 (pre-pandemia) resta infatti positivo, con valori superiori del 18% rispetto ai 25,8 milioni di euro registrati nel periodo gennaio-marzo 2019

Dinamica positiva invece per il distretto dell’Ortofrutta dell’Agro Pontino che sembra non
risentire del rallentamento dell’economia tedesca, principale mercato di sbocco. I primi tre mesi del 2023 si chiudono infatti con un livello di esportazioni pari a 92 milioni di euro (+13,8%tendenziale).
“Con un valore di oltre 3 miliardi di euro registrato nel primo trimestre del 2023, quello laziale continua a rappresentare un sistema produttivo con una crescente vocazione all’export.” –
commenta Roberto Gabrielli, Direttore Regionale Lazio e Abruzzo Intesa Sanpaolo – “Le imprese del nostro territorio hanno dimostrato una straordinaria capacità di saper cogliere i mutamenti del mercato, anche in un contesto macroeconomico incerto, e di saper trasformare la propria strategia aziendale in chiave ESG. Questo approccio attento all’aspetto sostenibile del business è da tempo al centro delle azioni di sviluppo del nostro Gruppo, che da un lato promuove la consapevolezza tra i clienti, dall’altro sostiene gli investimenti in progetti che mirano a conseguire obiettivi ambientali, sociali e di governance.

Intendiamo naturalmente continuare ad offrire il nostro supporto in questo senso, perché è solo investendo nel rinnovamento che le nostre imprese potranno
affrontare le continue sfide in termini di business e di competitività”.

Indagine Intesa San Paolo

Foto: Linea di produzione Ceramica Globo azienda leader del comparto civitonico.

 

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