L’Avis di Vitorchiano ha celebrato la sua quarantunesima festa sociale

Si è svolta lo scorso fine settimana la quarantunesima festa sociale dell’Avis di Vitorchiano “Giovanni Marcomeni”, anche quest’anno a causa dell’emergenza sanitaria in corso, non si è svolto né il tradizionale pranzo sociale né la processione nel giorno del “Corpus Domini” con la presenza di tutti i labari delle sezioni avisine provinciali e la banda locale.
Domenica 6 giugno, dopo la messa, si è svolta la consueta deposizione della corona di alloro al monumento dei caduti in presenza delle autorità civili, militari e del nuovo presidente dell’Avis Comunale, Daniele Proietti.
Soddisfazione e compiacimento anche nelle parole del sindaco Ruggero Grassotti che, dopo aver donato il sangue nella giornata di sabato, ha apprezzato il restyling della sede in piazza Donatori di sangue e ha inaugurato la nuova insegna.
Sabato 5 giugno, al termine delle donazioni di sangue, sia l’ex presidente sia il nuovo hanno ricordato come il centro fisso dei donatori di Vitorchiano sia un’eccellenza nel panorama provinciale, ben 28 sacche di sangue sono state raccolte nella sola giornata di sabato. Un dato importante per l’Avis di Vitorchiano, che però registra un leggero calo rispetto al 2019, a causa della pandemia.
A differenza dello scorso anno, sabato sono state assegnate le benemerenze ai donatori che più si sono distinti nel maggior numero di donazioni. Tra i vari riconoscimenti, quello di maggior rilievo è stato assegnato a Rosella Riccimedaglia d’oro con rubino, con ben 40 donazioni (per le donne valgono doppio), assegnate anche 5 medaglie d’oro (con 50 donazioni) e 5 gocce d’oro (al raggiungimento delle 35 donazioni) oltre alla consegna di numerosissimi tesserini, simbolo di nuove iscrizioni e gioventù, come sottolineato dalla segretaria.
Il direttivo di Vitorchiano è stato rinnovato da poco ed è composto prevalentemente da giovani sotto i 35 anni di età, ciò rappresenta la vicinanza dei giovani vitorchianesi a questa bellissima realtà.
Vale la pena rammentare come all’Avis possono aderire sia coloro che donano volontariamente e anonimamente il proprio sangue, sia coloro che, in ciò impediti da motivi di inidoneità, forniscono tuttavia il proprio prezioso contribuito collaborando gratuitamente a tutte le attività di promozione e organizzazione.
L’Avis, quindi, è una Associazione di volontari: volontari sono i donatori e volontari sono i membri del Consiglio Direttivo.
Venire incontro alla crescente domanda di sangue, avere donatori pronti e controllati nella tipologia del sangue e nello stato di salute, lottare per eliminare la compravendita del sangue, donare gratuitamente sangue a tutti, senza alcuna discriminazione, questo è ciò a cui mira da sempre l’ AVIS, perché il sangue è vita ed è un prodotto naturale non riproducibile artificialmente.
Donare sangue volontariamente e con consapevolezza permette di concretizzare la propria disponibilità verso gli altri, ma anche verso se stessi, poiché così facendo si alimenta un patrimonio collettivo di cui ciascuno può usufruire nel momento del bisogno.

Emamuele Vastola, un sostenitore dell’Avis di Vitorchiano, che abita lontano

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