L’acquedotto di Fosso Luparo all’Arcionello riportato a nuova luce dall’associazione “Andrea Checchia, un amico per tutti”

Fosso Luparo_Arcionello

“Senza andare troppo lontano nella Valle dell’Arcionello, abbiamo un posto speciale in cui immergersi per una piacevole lettura”, lo afferma lo scrittore Giorgio Nisini che insieme a Salvatore Ranucci domenica 15 proprio lì dove come afferma Eraclito: «La natura ama nascondersi», i poeti, gli scrittori  l’inseguono, ed ecco  Marcel Proust, Italo Calvino e Pasolini,  declamati in alcune passi delle loro opere. La natura non è uno scenario, né una madre trascendente, ma una co-protagonista della nostra vita. Sorella, fratello, diceva il poeta di Assisi. In quel posto bello baciato dalla natura si trova l’antico acquedotto di Fosso Luparo all’Arcionello che Mara Purchiaroni Checchia, presidente dell’”Associazione Andrea Checchia, un amico per tutti”, ha riportato alla luce nella sua identità naturale, insieme a un nutrito gruppo di volontari che grazie a un lavoro molto impegnativo lo hanno ripulito da sterpaglie e rovi da cui era sommerso e nascosto.

Le foto lo rappresentano nella sua ritrovata bellezza. Per Andrea Checchia scomparso a soli 27 anni nel 2010 quel luogo era il suo “posto bello” dove esprimeva il senso illimitato di una libertà incondizionata, è stata letta anche una sua poesia, nel suo breve vissuto la sua  capacità di osservazione lo rendeva in grado di apprezzare in modo speciale la bellezza.

Tantissime persone erano presenti all’evento domenica scorsa, colmato da un bel rinfresco per celebrare un luogo ritrovato, da non sprecare, da rispettare e rendere godibile nel prossimo futuro.

La sua soddisfazione, la presidente dell’associazione, mamma di Andrea, l’affida a queste parole: ”E’ stato pure un modo di rivivere questo luogo nei ricordi più belli. La nostra casa era poco più in là e questo era il nostro giardino”. Ecco adesso il sito ha di nuovo assunto l’aspetto di un giardino.

 

 

 

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