La Viterbese domina e spreca: contro la Reggina solo 1-1

di Claudio Petricca

VITERBESE (4-3-3): Forte; De Giorgi, Rinaldi, Sini, De Vito; Baldassin, Damiani, Palermo; Pacilli, Saraniti, Vandeputte. A disposizione: Thiam, Schaeper, Atanasov, Perri, Milillo, Messina, Polidori, Artioli, Molinaro. Allenatore: Stefano Sottili.

REGGINA (3-4-1-2): Confente; Conson, Redolfi (31′ Pogliano), Solini (68′ Viola); Kirwan, Zibert, Salandria, Franchini; Marino (45′ Ungaro); Tulissi, Sandomenico. A disposizione: Vidovsek, Licastro, Seminara, Ciavattini, Tassi, Bonetto, Mastrippolito. Allenatore: Roberto Cevoli.

Arbitro: Cristian Cudini di Fermo

Assistenti: Nicola Nevio Spiniello di Avellino e Francesco Valente di Roma.

MARCATORI: 33’p.t. Vandeputte, 36’s.t. Viola

NOTE: Giornata primaverile, terreno in buone condizioni. Spettatori 1200 circa con una settantina provenienti da Reggio Calabria. Calci d’angolo 6-4 per la Viterbese. Ammoniti: Saraniti, Damiani. Recupero: 2’ + 2’

 

Una Viterbese sciupona si fa bloccare al Rocchi dalla Reggina. Rammarico alle stelle per una vittoria sfumata nel finale dopo aver letteralmente dominato per oltre un’ora sciupando almeno sei o sette nitide occasioni da gol. Rammarico ancor più forte anche alla luce del gol ospite viziato da un evidente fuorigioco abbinato ad una distrazione difensiva decisiva sul tocco di Viola. Rimane però la consapevolezza della prestazione proposta contro una buona Reggina scesa al Rocchi caricatissima dopo il closing societario e le ultime clamorose bombe di mercato. Il primo tempo ci ha offerto probabilmente la miglior Viterbese stagionale, assoluta padrone del campo nel primo tempo che avrebbe dovuto chiudere con un vantaggio ampiamente più largo e meno autoritaria nella ripresa dove, a parte un paio di circostanze, non è riuscita a creare pericoli agli avversari. Stefano Sottili analizza la prestazione dei gialloblù: “Credo che la pecca maggiore della squadra sia stata quella di non aver concretizzato le numerose palle gol avute – afferma il tecnico – anche nel momento in cui avevamo perso un po’ di dinamicità e un po’ di metri in campo nella seconda frazione abbiamo avuto due palle gol importanti. Poi qualcosa puoi anche concedere, non puoi pensare di fare sempre tutta la partita , non siamo mica all’amichevole del giovedì, tutta la partita a mille all’ora in gestione totale contro un avversario che è settimo in classifica e veniva da una striscia positiva. Il rammarico più grosso è quello, sono molto contento della prima frazione di gioco, abbiamo fatto buone cose, in velocità, in entrambe le fasi non concedendo niente a un avversario pericoloso nelle ripartenze, peccato perché queste partite devi avere la forza di portarle in fondo se non sei bravo a concretizzare devi avere comunque la forza di farlo se vuoi ambire ad arrivare dentro i play-off”. Poi il tecnico parla delle sostituzioni: “Io conosco le condizioni dei miei giocatori in panchina con Baldassin che è sceso in campo solo dopo il riscaldamento e altri avevano qualche problema, non è che uno impazzisce nel fare i cambi ed ho anche la certezza che quelli che sono entrati hanno anche le qualità per fare meglio ed in questo momento siamo una squadra che non può permettersi di gestire, dobbiamo rimanere sereni perché abbiamo bisogno dell’apporto di tutti. Saraniti l’ho tolto perché l’arbitro ha minacciato di mandarlo fuori, ha comunque fatto una delle migliori prestazioni da quando sono arrivato”. Domenica di nuovo in campo al Rocchi contro l’imbattuta capolista Juve Stabia: “Andiamo ad affrontare la squadra più forte del girone, ha di tutto di più, ha entusiasmo, non ha mai perso, ha il miglior attacco del girone, vediamo di affrontarla nel miglior modo possibile perché contro di loro devi sfoderare una prestazione sopra le righe e anche un pizzico di buona sorte”.

  

COMMENTA SU FACEBOOK

CONDIVIDI