La vita nei ricordi dell’infanzia/4: “Chi non risica non rosica”

di Maria Teresa Muratore

Sorelle Muratore

Un appuntamento con cadenza quindicinale, il primo e il terzo giovedì del mese, in cui la scrittrice Maria Teresa Muratore ci fa entrare nel suo mondo, “un mondo tutto mio, un po’ fantastico”.
Mi chiamo Maria Teresa, Maria come la mia nonna materna della quale ho solo una foto e dalla  quale, a giudicare dal cappello che indossa, devo avere ereditato l’amore per i cappelli, Teresa come la sorella di papà dalla quale ho preso il naso all’insù e la gioia di vivere… Il seguito lo scoprirete se avrete la pazienza e la curiosità
 di leggermi fino alla fine.

 

Chi non risica non rosica

L’infanzia è un luogo ameno dove si fanno le prime esperienze di vita che ti segneranno per sempre in un modo o nell’altro.

Mi rendo conto che per molti bambini purtroppo non è così, per molti uomini non lo è stato.

Rovinare l’infanzia è uno dei più grandi crimini contro l’umanità. Un bambino con un‘infanzia piena di privazioni sarà da grande una persona avara o, per reazione, un grande scialacquatore, un bambino trattato con cattiveria da grande sarà cattivo e violento a sua volta, un bambino allevato nell’odio sarà un uomo che odierà.

Perché l’ambiente nel quale ci formiamo ci condizionerà per tutta la vita, anzi mi chiedo, perché non organizzare dei soggiorni disintossicanti per i bambini allevati nell’odio  tipo gli israeliani e i palestinesi come sono stati fatti per i bambini di Cernobyl che bisognava allontanare dalle radiazioni? Per far loro respirare un’aria diversa, più pulita, per aprire le loro menti e far loro vedere che c’è “altro” oltre  il muro di casa propria, che è possibile giocare insieme anche se i nostri genitori si odiano e si combattono. Armare un bambino di odio è grave quasi quanto mettergli un fucile in mano e mandarlo poi a fare il soldato, nel secondo caso morirà subito nel primo sarà infelice per tutta la vita.

L’infanzia è il luogo dove nascono le prime paure- le più salde- e dove prendiamo le prime lezioni di vita- quelle che determineranno i nostri comportamenti futuri. Avevo pochi anni quando ho scoperto il senso dell’ingiustizia. Un giorno avevamo avuto ospiti a pranzo, amici dei miei- è buffo come mentre mi ricordo questa cosa mi appare davanti precisamente la stanza da pranzo e il salotto, che erano diversi in quegli anni da come sono ora,  con la precisa posizione delle persone presenti anche se non ricordo chi fossero- nel pomeriggio mi invitarono a raccontare qualcosa o a recitare una poesia, io  mi vergognavo e loro insistevano anzi per convincermi mi avevano promesso una caramella in premio che avevano appoggiato durante la trattativa sul tavolo, ma io niente, a un certo punto un’altra bambina dice lei qualcosa non ricordo se per sua iniziativa o perché qualcuno le aveva chiesto “la vuoi dire tu?” e le diedero la “mia” caramella! Certo direte chi mi autorizzava a pensare che fosse mia? Ma se me l’avevano promessa! È vero la poesia non l’avevo detta ma se forse aspettavano ancora un po’.. Prima lezione: nessuno ti aspetta. Se tergiversi qualcuno prenderà il tuo posto e tu poi hai voglia a rosicare! Infatti dice il proverbio “chi non risica non rosica”.

(Segue il 6 aprile)

Per rileggere La vita nei ricordi dell’Infanzia /1: La Maggioretta, clicca QUI

Per rileggere La vita nei ricordi dell’Infanzia/2: Dovrò smettere di mettere la minigonna?, clicca QUI

Per rileggere La vita nei ricordi dell’Infanzia/3: Papà, Mamma e gli abbracci, clicca QUI

 

L’autrice*

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Maria Teresa Muratore è nata e vive a Viterbo.Una laurea in Scienze Biologiche all’Università di Pisa, con una specializzazione in PatologiaGenerale. Come scrittrice ha ottenuto diversi riconoscimenti.Ha pubblicato per Alter Ego “Scartini d’Amore, la silloge “In terza persona“(2017) che ha vinto la XXXI edizione del Premio Internazionale Internazionale “Letteratura,poesia, narrativa, saggistica, sezione inediti, organizzato dall’Istituto Italiano di Cultura di Napoli e dalla rivista “Nuove Lettere“. In ambito narrativo, ha pubblicato”Pensieri Vaganti” nel 2020 per Alter Ego, e “Un lungo racconto delle cose perse e ritrovate” nel 2021 per Nolica Edizioni. Dal 2019 collabora con la nostra testata.

 

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