La vita nei ricordi dell’Infanzia /1: La Maggioretta 

di Maria Teresa Muratore*

Un appuntamento con cadenza quindicinale, il primo e il terzo giovedì del mese in cui la scrittrice Maria Teresa Muratore ci fa entrare nel suo mondo,”un mondo tutto mio, un po’ fantastico”.
Mi chiamo Maria Teresa, Maria come la mia nonna materna della quale ho solo una foto e dalla  quale, a giudicare dal cappello che indossa, devo avere ereditato l’amore per i cappelli, Teresa come la sorella di papà dalla quale ho preso il naso all’insù e la gioia di vivere…….Il seguito lo scoprirete se avrete la pazienza e la curiosità di leggermi fino alla fine.

La maggioretta 

Di cognome faccio Muratore, come mio padre, che era un artista. Da bambina quando andavo al suo paese di origine chi mi incontrava dei vecchi mi chiamava la maggioretta” perché assomigliavo al nonno che era stato Maggiore, “aiutante di campo del Re” e questa cosa mi faceva molto sognare perché mi ricordava un personaggio di “Guerra e pace”, almeno credo, ora a cinquantanove anni i miei ricordi sono molto sfumati, anche adesso mia figlia mi dice che io vivo e loro (i figli) mi hanno sempre visto vivere in un mondo tutto mio, un po’ fantastico.

Spero di essere stata per loro un buona mamma, ma non so.

Un mondo fantastico, parallelo, forse per tutta la vita mi sono sdoppiata, come quella volta che al bar dell’ospedale, mentre aspettavo che mi servissero il caffè, ho visto nello specchio il viso riflesso di una donna ed ho pensato “che faccia antipatica!” poi mi sono resa conto che ero io.

Dico sdoppiata perché intanto ero molto ben radicata nella realtà dove cercavo e cerco di adempiere a tutti i miei doveri e compiti.

A ben pensarci, forse è per sfuggire al mondo fantastico e per sentirmi viva -reale- che mi carico sempre di altro, di impegni e di approfondimenti sul lavoro, di passioni come il teatro o la danza o la palestra o la corsa al di fuori.

E questa sete di imparare, la sfida a fare cose nuove, ad andare un pezzetto più in là quando nuoto verso il largo, a fare un kilometro in più quando corro, forse tutto è collegato a cercare di contrapporre il vero al mio mondo fantastico.

Forse perché sono andata a scuola un anno avanti mi sono sempre sentita (perché effettivamente per tutto il percorso degli studi lo sono stata) la più piccola, mi ci sono sentita sempre ed anche adesso non mi sento poi così grande, in più, il fatto di essere piccola di statura- in modo poco carino “bassa”- non aiuta.

 

Segue 2: 19 febbraio 2023

L’Autrice:

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*Maria Teresa Muratore è nata e vive a Viterbo.Una laurea in Scienze Biologiche all’Università di Pisa, con una specializzazione in PatologiaGenerale. Come scrittrice ha ottenuto diversi riconoscimenti.Ha pubblicato per Alter Ego “Scartini d’Amore, la silloge “In terza persona“(2017) che ha vinto la XXXI edizione del Premio Internazionale Internazionale “Letteratura,poesia, narrativa, saggistica, sezione inediti, organizzato dall’Istituto Italiano di Cultura di Napoli e dalla rivista “Nuove Lettere“.In ambito narrativo, ha pubblicato”Pensieri Vaganti” nel 2020 per Alter Ego, e “Un lungo racconto delle cose perse e ritrovate” nel 2021 per Nolica Edizioni. Dal 2019 collabora con la nostra testata.

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