Torre di Chia raggiunto il numero massimo di prenotazioni

Continuano le aperture della Torre di Chia.Una “casa di luce”, questo voleva realizzare Pier Paolo Pasolini quando nel 1970 acquistò i ruderi del castello di Colle Casale adiacenti la
Torre di Chia. E questo fece, disegnando lui stesso l’abitazione addossata al murale rimasto, due ali affiancate alla torre mozza del castelletto scandite da pareti di legno e ampie vetrate, aiutato da un giovanissimo Dante Ferretti. Un capolavoro di integrazione nel paesaggio, una casa di pietra e vetro mimetizzata fra le rocce e il verde della natura circostante in cui Pier Paolo Pasolini visse spesso negli ultimi anni della sua vita. Qui lavorò al romanzo rimasto incompiuto, Petrolio (Einaudi, 1992) e a molte delle sue Lettere luterane.

Si innamorò del luogo nella primavera del 1964 girando le prime sequenze
del film Il Vangelo secondo Matteo. Per le scene del battesimo di Gesù,
infatti, scelse il torrente Castello che scorre sotto la Torre di Chia,
nel territorio di Soriano nel Cimino (VT).

Da febbraio, grazie a un accordo tra i proprietari e la cooperativa
sociale Il Camaleonte, la Torre di Chia e il castello/abitazione di
Pasolini sono aperti al pubblico una volta al mese.
I visitatori sono accompagnati dagli operatori che raccontano il luogo
sotto molteplici aspetti.

Per la prossima apertura il 19 maggio è stato raggiunto il numero massimo di
prenotazioni.

Per maggiori informazioni è necessario
contattare la cooperativa Il Camaleonte di Soriano nel Cimino.

Info e prenotazioni:
Il Camaleonte Coop. Sociale 349 8774548
info@ilcamaleonte.it
www.ilcamaleonte-tuscia.com

COMMENTA SU FACEBOOK

CONDIVIDI