La Scuola con Silvio Orlando e Vittoria Belvedere chiude la stagione di prosa all’Unione

Venerdì 27 aprile alle 21 si conclude con un altro sold out la stagione di prosa del teatro dell’Unione con “La scuola” di Domenico Starnoneper la regia di Daniele Luchettie un cast di grandi attori: insieme a Silvio Orlando, Vittoria Belvedere, Vittorio Ciorcalo, Roberto Citran, Roberto Nobile, Antonio Petrocelli, Maria Laura Rondaninia confermare il grande interesse ed entusiasmo che ha suscitato la programmazione promossa da Atcl – associazione Teatrale fra i comuni del Lazio con il finanziamento della regione Lazio e del comune di Viterbo. E’uno degli spettacoli più attesi del cartellone di quest’anno al Teatro dell’Unione.
Scene Giancarlo Basili, Disegnatore Luci Pasquale Mari, Costumi Maria Rita Barbera, Assistente alla regia Riccardo Sinibaldi.

Era il 1992, anno in cui debutto` Sottobanco, spettacolo teatrale interpretato da un gruppo di attori eccezionali capitanati da Silvio Orlando e diretti da Daniele Luchetti. Lo spettacolo divenne presto un cult, antesignano di tutto il filone di ambientazione scolastica tra cui anche la trasposizione cinematografica del 1995 della stessa pièce che prese il titolo La scuola. Fu uno dei rari casi in cui il cinema accolse un successo teatrale e non viceversa. Lo spettacolo era un dipinto della scuola italiana di quei tempi e al tempo stesso un esempio quasi profetico del cammino che stava intraprendendo il sistema scolastico.
‘Ho deciso di riportare in scena lo spettacolo più importante della mia carriera; fu un evento straordinario, entusiasmante, con una forte presa sul pubblicò dice Silvio Orlando. A vent’anni di distanza e` davvero interessante fare un bilancio sulla scuola e vedere cos’e` successo poi.
Il testo e` tratto dalla produzione letteraria di Domenico Starnone. Siamo in tempo di scrutini in IV D. Un gruppo di insegnanti deve decidere il futuro dei loro studenti. Di tanto in tanto, in questo ambiente circoscritto, filtra la realtà esterna.
Dal confronto tra speranze, ambizioni, conflitti sociali e personali, amori, amicizie e scontri generazionali, prendono vita personaggi esilaranti, giudici impassibili e compassionevoli al tempo stesso. Il dialogo brillante e le situazioni paradossali lo rendono uno spettacolo irresistibilmente comico.

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