“La scuola” chiude la stagione all’Unione. Accoglienza entusiastica per un cast straordinario

Donatella Agostini

Accoglienza entusiastica per l’ultimo spettacolo in cartellone della stagione 2017-18 del Teatro Unione di Viterbo. Nella serata di venerdì 27 aprile è andata in scena “La scuola”, testo scritto da Domenico Starnone, Premio Strega 2001, insegnante prima ancora che autore di romanzi e testi teatrali. La commedia, nota soprattutto per il grande successo cinematografico della pellicola omonima del 1995, è uno spaccato della scuola italiana sul finire degli anni Novanta, e ne delinea con umorismo problematiche e contraddizioni che vent’anni dopo ritroviamo nel mondo reale intatte e intensificate: la difficoltà dei docenti di interagire con gli studenti, il complesso ambiente lavorativo, dove emergono da un lato rivalità e umane debolezze, dall’altro vocazioni autentiche all’insegnamento. Su questo sfondo si muovono una serie di riusciti personaggi, ognuno dei quali ne incarna una sfaccettatura: il professor Cozzolino di Lettere, un Silvio Orlando alle prese con il ruolo piu importante e gratificante della sua carriera già costellata di successi; il professor Mortillaro, un esilarante Roberto Nobile, già visto in importanti fiction televisive; il preside impersonato da Roberto Citran, per il quale sfodera insospettabili doti comiche, e la professoressa Baccalauro, interpretata da una brava Vittoria Belvedere. Completano il cast Vittorio Ciorcalo (il professor Mattozzi di religione), Antonio Petrocelli (il professor Cirrotta, che si divide tra l’insegnamento e un doppio lavoro), e Maria Laura Rondanini (la professoressa di arte Alinovi). Ambientata nella palestra di una scuola, divenuta per necessità logistiche la sala professori, la vicenda vede svolgersi uno scrutinio di fine anno, nel corso del quale verranno alla luce esilaranti episodi accaduti durante l’anno scolastico, tra avventurose gite d’istruzione, pettegolezzi e piccole invidie, e il carattere peculiare di ciascuno dei protagonisti. Ritmo veloce, dialoghi esilaranti e la caratterizzazione dei personaggi hanno reso lo spettacolo estremamente godibile ed apprezzato dal folto pubblico viterbese.
Foto: media & sipario

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