La ricetta ispirata di Leda: paccheri al ragù di pesce

Leda Borghi*

Arriva per i lettori di TusciaUp la seconda ricetta “ispirata” di Leda, interprete di quella cucina autentica, sorniona e buongustaia che trasferisce nelle sue creazioni anche semplici e veloci per ricordare, nel palato, usanze e gusti che rendono felici a tavola.

Ingredienti per due persone
300 grammi di filetti di pesce (scegliete ciò che trovate fresco dal pescivendolo. Vanno benissimo l’orata, la ricciola, il dentice, il fragolino, la spigola)
6/8 pomodori datterini
un pizzico di origano
1 spicchio di aglio
peperoncino
prezzemolo
buccia di limone non trattato
olio e.v.
180 grammi di paccheri
sale
In una padella soffriggete dolcemente l’aglio nell’olio, tritato se vi piace oppure intero, per poi toglierlo. Unite i pomodorini tagliati a metà e fateli solo leggermente appassire. Aggiungete il peperoncino se vi piace ed i filetti tagliati grossolanamente. Cuoceranno in un paio di minuti. Completate con l’origano, la menta, una leggera grattugiata di buccia di limone e del prezzemolo. Condite con il ragù i paccheri lessati al dente.

Consigli
Se avete comprato un pesce intero e lo avete sfilettato personalmente con lisca e testa potete fare un brodo. Lavate con cura ciò che è avanzato eliminando tutto il sangue. Unite sedano, carota e cipolla in modesta quantitá e bollite per una ventina di minuti. Filtrate il fumetto (è il nome che prende il brodo qualora sia di pesce) e cuoceteci i paccheri. Saranno molto più saporiti.

*Leda Borghi vive nella campagna romana dove coltiva, cucina e riceve amici.
Insieme a piante, pomodorini e fiori ciò che coltiva è una grande passione per la cucina. Ex ristoratrice mai pentita, ha collaborato con le sue ricette con la rivista Il Salvagente e scrive on line su GiampaTv, portale dell’autore televisivo Giampaolo Trombetti, all’interno del quale cura la rubrica Leda in cucina. Nel 2016 è uscito il suo libro Ricette di una ragazza perbene, non un manuale di istruzioni per la cucina, ma un percorso della memoria. Che si tratti di un incontro occasionale, da cui nasce una reciproca conoscenza, o degli affetti familiari, Leda Borghi sintetizza tradizione e rivisitazioni culinarie strizzando l’occhio alla convivialità e all’incontro con l’altro.

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