La ricetta di Leda – insalata di ricciola, un pesce fantastico

di Leda Borghi*

Insalata di ricciola, una ricetta quella che vi propongo, per una insalata sfiziosa, facilissima e veloce da preparare. Si prepara prima con la ricciola unita a una semplice insalata mista, se in periodo estivo si serve come un piatto fresco, in questo autunno ha il significato di un piatto unico veloce e molto gustoso! Un pesce fantastico, simile al pesce spada, un po’ più economico, ma che purtroppo si trova molto raramente. Non ci resta che iniziare…

 

Insalata di ricciola

Ingredienti
Una ricciola da un chilo circa
60 grammi di capperi
1 grande peperone rosso
6 filetti di acciuga
aceto di mele
olio evo
alloro, rosmarino, salvia, aglio
1 bicchiere di vino bianco
sale

Procedimento
Lessare la ricciola in acqua salata profumata con aglio, salvia, rosmarino, vino bianco e alloro.
In un padellino sciogliere a fuoco bassissimo i filetti di acciuga in olio evo.
Dissalare i capperi.
Ridurre a filetti il peperone e scottarlo brevemente in acqua salata e abbondante aceto.
Ricavare la polpa dalla ricciola, porla in un contenitore e aggiungere capperi, alici e peperone.
Aggiungere aceto (a seconda dei gusti) e olio evo abbondante.
Trasferire in un contenitore da frigo e consumare dopo almeno 12 ore di riposo.

Nel momento in cui la servirete , dovrete solo impiattare, guarnendo a vostro piacimento e dando un ultimo giro di olio extra-vergine, giusto al momento di portare in tavola.

*Leda Borghi vive nella campagna romana dove coltiva, cucina e riceve amici.
Insieme a piante, pomodorini e fiori ciò che coltiva è una grande passione per la cucina. Ex ristoratrice mai pentita, ha collaborato con le sue ricette con la rivista Il Salvagente e scrive on line su GiampaTv, portale dell’autore televisivo Giampaolo Trombetti, all’interno del quale cura la rubrica Leda in cucina. Nel 2016 è uscito il suo libro Ricette di una ragazza perbene, non un manuale di istruzioni per la cucina, ma un percorso della memoria. Che si tratti di un incontro occasionale, da cui nasce una reciproca conoscenza, o degli affetti familiari, Leda Borghi sintetizza tradizione e rivisitazioni culinarie strizzando l’occhio alla convivialità e all’incontro con l’altro.

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