La Quercia in Fiore: La Basilica verso la candidatura a patrimonio Unesco

Paola Maruzzi

Dal 28 aprile al 6 maggio torna la seconda edizione de La Quercia in Fiore, l’iniziativa primaverile che, in concomitanza con San Pellegrino in Fiore, farà sbocciare il complesso monumentale di Santa Maria della Quercia con profumi e colori.

Nove giorni senza interruzioni (orari d’apertura 9:30 -12:30 / 15:30-19:00) che vogliono essere soprattutto “un’occasione preziosa per valorizzare il patrimonio artistico della Basilica – ha detto in conferenza stampa di questa mattina Don Massimiliano Balsi, anticipando qualche chicca della manifestazione –. Oltre ai chiostri rinascimentali, adorneremo anche la gradinata in cui sarà presente una rilettura dello stemma viterbese, con la quercia al posto della palma e la madonna al posto del leone. Il giardino all’italiana sarà il tema del primo chiostro, mentre nel secondo si potranno ammirare delle installazioni floreali”.

Tra gli appuntamenti messi in evidenza dall’edizione 2018 c’è la visita guidata “La Grande Bellezza” del 30 aprile a partire dalle ore 21:00 (ingresso gratuito, consigliata la prenotazione a basilicadellaquerciavt@gmail.com).

“In un’atmosfera suggestiva illuminata solo dalle fiaccole scopriremo ambienti eccezionalmente aperti al pubblico per l’occasione: la sagrestia, il museo degli ex voto che raccoglie oltre duecento tavole votive a partire dal Quattrocento, i chiostri e l’antico refettorio”, ha spiegato Irene Temperini, presidente della Pro Loco Viterbo, promotore della kermesse assieme a Confartigianato imprese di Viterbo. “Ci tengo a precisare – ha proseguito la Temperini – che la Quercia in Fiore è completamente autofinanziata e non dipende in alcun modo dai contributi pubblici”.

Degna di nota anche la mostra “Il tesoro di carta” che promette di svelare documenti inediti conservati negli archivi storici della Basilica, tra cui indulgenze e scomuniche. “I carteggi fanno luce sullo stretto legame tra Viterbo e il papato. Sono stati ben 27 i papi che hanno avuto rapporti con Santa Maria della Quercia, la prima struttura della provincia di Viterbo a essersi aggiudicata il titolo di complesso monumentale”.

La Quercia in fiore come occasione per ampliare l’offerta turistica connessa a San Pellegrino in Fiore e, soprattutto, come trampolino di lancio per iniziative di più largo respiro. 

Durante la conferenza, infatti, la consigliera comunale Chiara Frontini ha anticipato la candidatura della Basilica a patrimonio materiale dell’Unesco, un progetto che la vede coinvolta in prima persona e a cui stanno lavorando Pro Loco e Don Massimiliano Balsi: “Al momento si tratta solo di una proposta. Abbiamo vagliato la fattibilità e studiato i criteri di selezione e le carte in regola per candidarsi ci sono. I tempi sono lunghi, si parla di almeno cinque anni, e sarà essenziale il gioco di squadra”.

Presenti all’incontro anche Andrea De Simone, direttore di Confartigianato  e Raffaela Saraconi, assessore all’Urbanistica. 

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