La Peschiera di Sipicciano la più grande d’Europa ai tempi dell’Impero

La “Vasca di Poggio della Guardia di Sipicciano” è una peschiera situata il località “Poggio della Guardia” (nome di derivazione Etrusca) situato in prossimità di una villa romana del primo secolo A.C.. La vasca ha un diametro di 18 metri ed una profondità di 3 e risulterebbe essere l’opera romana di questo tipo più grande d’Europa.

Quindi una peschiera (vasca) di forma circolare (come un moderno allevamento ittico) realizzata per allevare e produrre grandi quantità di pesce d’acqua salata (orate, spigole, sicuramente murene) adattabile in acqua dolce non per il mercato locale ma per il mercato della capitale, dove le murene arrivavavo vive.

C’è da ricordare che a poche miglia dalla Villa di Sipicciano sul Tevere sorgeva uno dei porti commerciali interni dell’antica Roma, sito ad Orte che prendeva il nome di Porto Di SERIPOLA , un porto enorme i cui resti ancora oggi ci rendono l’idea delle dimensioni di questo Porto in cui transitava di tutto, in particolare in questa zona esistevano fornaci romane (quella dei fratelli Domizi di Bomarzo-Mugnano era tra le più grandi) in un contesto industriale che produceva anfore: vasi di terracotta a due manici, definiti anse, di forma affusolata o globulare utilizzato nell’antichità per il trasporto di derrate alimentari liquide o semiliquide, come vino, olio, salse di pesce, conserve di frutta, miele, ecc. o dolium che è un contenitore di terracotta di forma sferica, con altezza compresa fra 1,50 e 1,60 metri e larghezza superiore a 1,50 metri nel punto di massima espansione. La sua capacità era di circa 1500-2000 litri ed era adibito prevalentemente al trasporto di vino.

Non solo qui in questa zona del Tevere venivano prodotti lateritium ( i famosi mattoni Romani rossi), tegole e fregi esterni per le case dell’impero, tutto questo materiale in quantità industriale veniva caricato nel Porto di Seripola e consegnato in tutto l’Impero Romano nel Mediterraneo

Nella Peschiera di Sipicciano, la più grande Peschiera d’Europa dell’antica Roma si producevano:

1) PESCI D’ACQUA DI MARE adattabili all’acqua dolce: spigole, orate e murene di cui i Romani erano ghiotti.

2) Sicuramente si producevano 2 salse a base di pesce molto consumate dai Romani ricchi e molto dall’esercito: il garum ed il liquamen, mentre le murene arrivavano vive sui mercati ittici di Roma trasportate tramite Dolium, questi contenitori di terracotta, prodotti localmente che potevano contenere fino a 2,000 litri d’acqua

3) Con grande probabilità i Romani producevano in questa zona il famoso vino Grechetto che veniva qui lavorato e trasportato nell’Impero attraverso anfore localmente prodotte dalle tanti fornaci presenti in questa parte del Tevee Medio in cui la materia prima offerta dal fiume era di qualità eccezionale, ieri come oggi

LA PESCHIERA ROMANA DEL POGGIO DELLA GUARDIA, ESSENDO LA PIU’ GRANDE D’EUROPA PER DIMENSIONI SI RIVELA UNA GRANDE OCCASIONE TURISTICA DI TIPO STORICO CULTURALE PRESENTE A SIPICCIANO CHE INSIEME AL PALAZZO BAGLIONI, IL CENTRO STORICO E LA CAPPELLA BAGLIONI NONCHE’ I GIARDINI PENSILI IN ELEVAZIONE RAPPRESENTANO UN PERCORSO TURISTICO DI NOTEVOLE ATTRATTIVA

Nelle foto: la vasca oggi, riproduzione 3d Porto di Seripola Orte in età Romana, resti del Porto di Seripola oggi.

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