James Wharram, il progettista britannico della nautica da diporto a Capodimonte

La città di Capodimonte, grazie all’Associazione Sportiva Dilettantistica Culturale e Sociale “Wharram Italia – Vele Vagabonde” e al gruppo “Fare insieme”, in occasione del Wharram Day che si svolgerà il 25 agosto, avrà l’onore di ospitare James Wharram, considerato il padre dei multiscafi o catamarani.
Le teorie di Wharram sono state ispirate da Éric de Bisschop, che negli anni Trenta promosse la ricostruzione e l’uso delle antiche canoe tradizionali polinesiane per le grandi traversate.
Wharram, ora novantenne, compì la sua prima traversata atlantica nel 1955 con il catamarano Tangaroa, lungo 7,20 m, con carene piatte e costruito da lui stesso con appena 200 sterline. Per la traversata di ritorno, da New York all’Irlanda, costruì un secondo catamarano, più grande del primo, il Rongo, con carene a “v”. Le traversate, compiute con Jutta Schultze-Rohnhof e Ruth Merseburger, sono state raccontate nel libro “Two girls, two catamarans (“Due ragazze, due catamarani”), scritto da Wharram nel 2001.
Dopo l’impresa, Wharram decise di diventare progettista di barche a basso costo, basate su archetipi di tradizioni non europee e che potevano essere costruite da chiunque, nel garage o giardino di casa.
Wharram ha così proposto in modo originale il “fai da te” in ambito nautico, slegandosi dal conformismo delle organizzazioni nautiche tradizionali.
Negli anni il suo progetto si è sviluppato efficacemente e, insieme ad Hanneke Boon, ha ideato nuovi metodi di costruzione, vendendo più di 10.000 progetti. Attualmente sono migliaia le sue imbarcazioni in giro per il mondo. Wharram ha basato le sue ricerche sullo studio degli scafi del Pacifico conformati a canoa, di origini antichissime. Sull’argomento ha scritto contributi e ha partecipato a conferenze di Archeologia marittima. Per questa sua attività di ricerca è stato accolto come membro della Royal Geographical Society. Nell’aprile di quest’anno ha ricevuto il prestigioso”lifetime achievement award” dalla rivista “Classic Boats” presso il Royal Thames Yact Club a Londra.
In occasione della visita di James Wharram a Capodimonte, presso il MNAI – Museo della
Navigazione nelle Acque Interne è stata esposta la piroga “Melanesia”, realizzata localmente dal gruppo “Fare Insieme”, su un progetto di Wharram. Si tratta di una piccola canoa, provvista di vela e di un bilanciere che assicura stabilità, le cui origini risalgono a 70.000/60.000 anni fa, ovvero al Paleolitico. Ispirata alle imbarcazioni delle Isole Vanuatu, rappresenta l’essenza delle tradizioni navali del Pacifico. Per questa occasione, la piroga monòssila dell’età del bronzo esposta nel museo di Capodimonte ha trovato una gemella d’oltreoceano!
Di seguito il programma del Wharram Day:
ore 10.30 Incontro di James Wharram con amici e appassionati presso il Circolo Kayak di
Capodimonte;
ore 13.00 Pranzo presso il ristorante Il Gitano, lungolago di Capodimonte;
ore 17.00 Visita al MNAI – Museo della Navigazione nelle Acque Interne;
ore 18 Presso le Ex Scuderie Farnesiane (Cascina), prologo alla conferenza di James Wharram:
Navigazione Sonora a cura dei “Tyrsenia”, con Paolo Bashir Ansaloni, Dilruba (Special Guest) – Giorgio Cutini, Pakhawaj e Udu – Valerio Bruni, Santur (trio in acustico);
ore 18.20 Conferenza di James Wharram presso le Ex Scuderie Farnesiane (Cascina);
ore 20.00 Full Moon Party presso il Circolo Kayak di Capodimonte;
ore 24.00 Saluto alla luna e chiusura del Wharram Day.
C

COMMENTA SU FACEBOOK

CONDIVIDI