Imprese della Tuscia , secondo trimestre in lieve crescita, la ristorazione cala a meno 0.9%

La provincia di Viterbo nel secondo trimestre di quest’anno segna un rallentamento nell’avvio di nuove imprese: 372 nuove aziende, dato inferiore rispetto alle 531 evidenziate nello stesso periodo dello scorso anno pari al 30% in meno. Nonostante questa riduzione il saldo tra le nuove imprese e quelle cessate è positivo e segna un tasso di crescita del +0,46%. Se si tiene conto del dato negativo del primo trimestre il tasso di crescita per i primi sei mesi dell’anno risulta pari al +0,11% rispetto allo stesso periodo del 2019. Va evidenziato che alla positività del bilancio del trimestre ha contribuito in maniera determinante la componente artigiana, che ha chiuso il periodo con un saldo attivo di 52 imprese assorbendo circa la metà del tasso di crescita del Registro Imprese ed arrivando a contare 7.152 unità. Il totale delle imprese presenti nei registri della Camera di commercio di Viterbo alla fine di giugno risulta pari a 37.746 unità. È quanto emerge dall’analisi dei dati ufficiali Movimprese sulla natalità e mortalità delle imprese nel secondo trimestre 2020, diffusi da Unioncamere-InfoCamere,

A livello settoriale, si registrano saldi attivi per quasi tutti i macro-comparti a partire dalle attività di noleggio e di supporto alle imprese (+0,8%), cosi come la manifattura e le costruzioni, entrambe con un +0,4%, seguite dall’agricoltura e dalle costruzioni, che seppur lievemente registrano dati positivi, entrambi con uno + 0,2%. Segnali diversi dal commercio che si avvicina alla stazionarietà, 0,1%, ma soprattutto dalle attività di ristorazione, che a causa del lock down di fatto prolungato, evidenziano il dato peggiore mai registrato in un trimestre per questo comparto: -0,9%.
Per quanto riguarda la forma giuridica in termini percentuali, si registra una lieve diminuzione delle ditte individuali che passano dal 61,8% del 2019 al 61,5% di giugno 2020, e un aumento delle società di capitali che dal 19,8% crescono al 20,3%. Invariate, in termini percentuali, le società di persone e le altre forme.

“Dobbiamo analizzare questi dati con molta cautela – dichiara Domenico Merlani, presidente della Camera di Commercio di Viterbo – perché al di là degli aspetti quantitativi ho il timore che gli effetti economici negativi causati dalla pandemia si ripercuoteranno presumibilmente anche nei prossimi trimestri. In particolare preoccupa, anche se atteso, il dato negativo sulla ristorazione che non fa prefigurare risultati positivi neanche per le imprese che resistono. Su questo fronte la Giunta camerale ha appena varato la possibilità di accesso ai contributi anche per questa categoria economica duramente colpita in questo periodo”.

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