“Immagini dello spazio pubblico”, presentato a Caffeina il nuovo libro sulla Comunicazione firmato DISUCOM.

Diego Galli

“Un libro che nasce dal territorio per parlare del territorio e un prodotto frutto di energia collettiva”. In questo modo il direttore del Dipartimento DISUCOM dell’Università degli Studi della Tuscia, il Prof. Giovanni Fiorentino, ha definito il nuovo libro “Immagini dello spazio pubblico, immagini nello spazio pubblico”. L’elaborato, realizzato a cura dello stesso Fiorentino e della Prof.ssa Chiara Moroni (docente di Pubblicità e Comunicazione Aziendale), è stato presentato nella giornata di ieri, nella perfetta cornice fornita dal Caffeina Festival 2018.

Sul palco anche il Prof. Giacomo Nencioni, che ha collaborato alla stesura del testo edito da SetteCittà arricchendolo con racconti relativi agli eventi che resero famoso il Parco Lambro di Milano sul finire degli anni ’70. “Eventi che definirono nell’immaginario collettivo la fine di tutto ciò che era nato nel 1968”, come ha tenuto a specificare lo stesso docente di Storia e critica del cinema. Accanto ai tre, anche il Prof. Federico Meschini, che ha rivestito i panni di moderatore, ma anche di intrattenitore del pubblico.

Come è stato sottolineato, “Immagini dello spazio pubblico, immagini nello spazio pubblico” è un elaborato interdisciplinare che vuole raccontare la storia dagli anni ’50 a oggi in maniera differente. “L’idea era quella di far dialogare persone che si occupano di discipline molto diverse”, ha spiegato la Prof.ssa Chiara Moroni, che tenuto a sottolineare come l’elaborato non tralasci neanche il tema della Politica, oggi più importante che mai in Italia. Per tale motivo, nella sua stesura sono stati coinvolti esperti di settori diversi, come anche la ricercatrice Agnese Bertolotti (esperta di Storytelling e Comunicazione) e la Prof.ssa Bianca Terracciano (docente di Culture digitali e Social Media).

Lo scritto, che farà parte di una nuova collana dedicata alla Comunicazione, va ad aggiungersi ai già molti prodotti nati tra le pareti del DISUCOM e che coinvolgono il territorio della Tuscia. Uno fra tutti il recente “Dentro S. Rosa. Oltre S. Rosa”, elaborato di natura fotografica che ha voluto omaggiare la protettrice di Viterbo.

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