Il paese delle Fiabe chiede l’intitolazione di una piazza a Carlo Collodi

Con una lettera formale la frazione di sant’Angelo di Roccalvecce chiede all’Amminstrazione comunale di Viterbo, Sindaco e Giunta da cui dipende, l’intitolazione di una via o piazza a Carlo Collodi autore della fiaba più nota al mondo, Pinocchio quale emblema  del “Paese della Fiabe”.

“Poiché Sant’Angelo, il paese vero, si sta davvero trasformando, come vuole l’utopia, in un Paese delle Fiabe, in cui l’immaginazione si confonde con la realtà, e viceversa, abbiamo pensato che tale processo evocativo e magico debba riflettersi anche nelle banali scelte toponomastiche”-  afferma Gianluca Chiovelli Presidente. Ass. Cult. ACAS (Progetto Sant’Angelo il Paese delle Fiabe).

La richiesta converge con la natura del progetto e ne avvalora creatività e bellezza del luogo. Sicuramente il sindaco Giovanni Arena e la giunta viterbese non disattenderanno alla richiesta.

 

 

 

La lettera:

 

Egregio Signor Sindaco,

Egregi Assessori,

Egregi Consiglieri

come avrete appreso, magari de relato, o per curiosità personale, o da qualche amico, o rovistando su facebook o su qualche periodico, oppure perché vi siete recati di persona nel paese, da un anno e mezzo la frazione di S. Angelo di Roccalvecce è al centro del progetto artistico “S. Angelo il Paese delle Fiabe”, promosso dall’associazione culturale ACAS.

Il progetto vanta un notevole successo tanto da aver acceso un sicuro interesse turistico, economico, artistico e culturale su Sant’Angelo e sulle frazioni e località contigue destando, perciò, la curiosità dei media, il mondo accademico, la galassia di associazioni del territorio, le realtà amministrative, l’universo imprenditoriale.

Il progetto, apparentemente, è semplice: un museo a cielo aperto, aperto a tutti, composto di pitture e sculture (almeno cinquanta) dedicati al tema delle fiabe e del fantastico, disseminati lungo le vie del borgo. Attorno a tale ambizioso corpo centrale si sta originando un progetto concentrico: l’apertura dei numerosi percorsi naturalistici, già camminamenti medioevali, che collegano Sant’Angelo ai centri limitrofi: Celleno, Roccalvecce, Graffignano, Grotte Santo Stefano, Sipicciano, Montecalvello. Percorsi da mappare con cura e da proporre al turista intelligente, anch’essi abbelliti con installazioni dedicate al mondo fantastico. Una parte di tale ulteriore progetto vedrà presto la luce: “Il Sentiero dei Castelli e delle Fiabe”, un itinerario segnato dal Club Alpino Italiano, che collegherà i tre centri in linea sulla Teverina: Sant’Angelo, Roccalvecce, Celleno.

Tali progetti non solo, come detto, attirano già da ora centinaia di turisti ogni settimana (fatte le dovute proporzioni è come se a Viterbo arrivassero, un sabato qualunque, duecentomila visitatori), ma stanno favorendo un rilancio economico, di cui si vedono i primi germi, e forniscono altresì agli abitanti, spesso generosi finanziatori delle opere, una forte motivazione psicologica a migliorare il proprio territorio, dapprima reietto. La natura, l’arte, la storia, i pilastri della Tuscia, adeguatamente riattivati anche a livello simbolico e inconscio, formano le basi per una visione a livello europeo che può allargarsi a realizzare una rete decisiva per lo sviluppo della nostra regione.

Tutto questo avviene finora, ci tengo a sottolinearlo, a costo zero per l’amministrazione viterbese da cui Sant’Angelo dipende.

E ora veniamo a ciò che mi sta a cuore.

Poiché Sant’Angelo, il paese vero, si sta davvero trasformando, come vuole l’utopia, in un Paese delle Fiabe, in cui l’immaginazione si confonde con la realtà, e viceversa, abbiamo pensato che tale processo evocativo e magico debba riflettersi anche nelle banali scelte toponomastiche.

Poiché in Sant’Angelo esiste, da quarant’anni, lo slargo d’una via senza nome, si è creduto bello, giusto, logico e opportuno chiedere l’intitolazione di tale anonimo luogo a piazza: Piazza Carlo Collodi. Carlo Collodi, autore della fiaba più nota al mondo, Pinocchio. Un vanto per l’Italia che, qui, è riconosciuta nella Sua autentica grandezza in ogni parte del globo, dal Giappone all’America, dalla Russia alla Germania all’Africa. Chi non conosce, infatti, Pinocchio?

Nella settimana che va dal 6 all’11 maggio prossimi due murales dedicati al burattino e al bambino Italiano più celebri saranno eseguiti in contemporanea a Sant’Angelo dalle artiste Tina Loiodice e Alessandra Carloni: una doppia diretta di Radio 1 sancirà l’evento.

 

Potrei dilungarmi ancora, ma taccio. Chi voglia saperne di più consulti i nostri siti digitali o ci scriva.

 

Rinnovo, pertanto, l’invito, lo incoraggio, lo recita come preghiera, se volete, affinché il Sindaco Giovanni Arena, la Giunta del Comune di Viterbo e l’intera platea di Consiglieri (di ogni appartenenza poiché le appartenenze e le fedi partitiche a noi poco interessano, ma solo le donne e gli uomini di buona volontà) possano far sì che tale piazza venga dedicata a uno dei maggiori scrittori italiani: Carlo Collodi. E a far sì, del pari, che il progetto, così come l’ho pur sommariamente delineato, si arricchisca sempre più poiché la crescita d’esso coincide con lo sviluppo, intelligente e a impatto zero, del territorio in cui è nato e prospera.

Gianluca Chiovelli

Pres. Ass. Cult. ACAS (Progetto Sant’Angelo il Paese delle Fiabe)

 

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