I Bemolli sono blu & Viterbo in Musica, tre appuntamenti nel weekend

Weekend con tre appuntamenti musicali di notevole spessore al festival “I Bemolli sono blu- Viterbo in Musica”, sempre alle ore 18.00, due nell’ormai consueta sede, la chiesa del Gesù, il terzo nella chiesa abbaziale di San Martino al Cimino.

Venerdì 18 ottobre, saranno di scena il duo composto da Monica Limongelli al flauto e Alessandra Lattanzi al pianoforte, ambedue romane.

Monica Limongelli si è diplomata al Conservatorio di Musica “F. Morlacchi” di Perugia sotto la guida del m° Deborah Kruzansky. É stata primo flauto ospite dell’Orchestra della Filarmonica di Lviv (Ucraina) durante le tournées italiane 1996, ’97, ’03. Ha fatto parte dell’ensemble di flauti scelti per il II Festival “Donne in Musica” (Fiuggi 1997), iniziando così una proficua collaborazione con compositrici italiane e non, che le hanno dedicato nuove musiche. Ha approfondito la conoscenza del repertorio contemporaneo attraverso i seminari di Annamaria Morini (Bologna 2000). Alessandra Lattanzi ha iniziato lo studio del pianoforte con la professoressa Elsie Filus, entrando successivamente nella classe della professoressa Adalberta Spada presso il Conservatorio di S. Cecilia in Roma, dove si è diplomata a pieni voti  nel 1987. Si è dedicata principalmente alla musica da camera conseguendo il diploma accademico di secondo livello in tale disciplina con la votazione di 110 e lode presso il conservatorio L. Perosi di Campobasso. Ha seguito numerosi corsi di perfezionamento sia come solista che in formazioni da camera, ottenendo varie borse di studio. Ha ricevuto premi in vari concorsi d’esecuzione solistica e per la musica da camera. Ha collaborato come pianista con vari  cori. Ha effettuato registrazioni radiofoniche per la Rai e la Radio Vaticana,  ha inciso  musiche francesi del novecento per sax e piano per la Brioso Recording (U.S.A.). Attualmente è docente di pianoforte presso l’I.C. di Anguillara Sabazia, cura la rassegna musicale dell’Archivio Veste Classico di Roma  affiancando così l’attività concertistica  a quella di didatta. Il duo per la sezione “Educazione musicale” del festival proporrà un programma incentrato su “Parigi Novecento” che comprende: le 5 Chansons sur des themes japonais di   Eugène Bozza;la Fantasie di Gabriel Fauré; Le petit Ane blanc di Jacques Ibert; la Sérénade aux Etoiles di Cécile Chaminade; la Sonata di Francis Poulenc; la danse de la Chèvre di Arthur Honegger; Le Cygne di Charles Camille Saint-Saëns e il Cantabile e presto di Georges Enesco.

Sabato 19 ottobre (ore 18 – chiesa del Gesù) toccherà a Marcello Mazzoni nativo di Reggio Emilia, pianista di elevata esperienza, esibirsi in un concerto della sezione “Chopin e il suo tempo”. Mazzoni Si diploma presso il Conservatorio “C. Monteverdi” di Bolzano proseguendo all’Accademia di Imola, perfezionandosi con grandi concertisti quali Scala, Berman, Lonquich.

Al suo attivo una rilevante attività concertistica in Italia e all’estero. Collabora con strumentisti tra cui B. Huang, A. Martini, M. Fornaciari, A. Griminelli, S. Ganassi, M. Belli, U. Ughi e molti altri.

Nel 2006 ha esordito presso la Gasteig Philarmonie Saal e il Theatre der Jugend a Monaco di Baviera. Nel 2012 si è esibito coi Virtuosi Italiani nella sala Maffeiana di Verona dando il via ad una collaborazione che lo ha portato a importanti tappe nella tournée in Russia nel 2014. Nel 2015 ha collanorato con l’Ensemble Berlin – I solisti dei Berliner Philharmoniker presenti al festival “Da Bach  a Bartok” e al “Festival dei pianisti Italiani”. Nel 2016 è stato in tournée con I Virtuosi Italiani e ha registrato un CD-DVD con la Camerata RCO Royal Concertgebouw Orchestra per Limen music.

Diversi gli impegni del 2017 fra cui l’ “Histoire” di soldat con Beppe Servillo e una tournée con l’orchestra dei Wiener Konzertverein culminata al Musikverein di Vienna.

Dal 2013 è diventato parte della famiglia degli artisti Steinway. Marcello Mazzoni è docente di pianoforte presso l’Istituto “A. Peri”, membro del C.D.I. del Teatro Valli, direttore artistico della stagione “Incontro alla Musica” presso il teatro Cavallerizza di Reggio Emilia e del “Festival dei Pianisti Italiani” nella stessa città. Nel programma previsto per il concerto, dopo l’iniziale adagio del Notturno n.9 in Mi minore di John Field, dedicherà il resto a Chopin, del quale eseguirà: il Notturno op. post. KKIVa/16 (lento con grande espressione); Notturno op.9 n.1 (larghett); la  Polacca op.40 n.1 in La Maggiore (allegro con brio); la  Polacca op.40 n.2 in Do minore (allegro maestoso) e l’intera Sonata op. 35.

Domenica 20 ottobre (sempre alle ore 18) grande appuntamento presso la chiesa abbaziale di San Martino al Cimino per un concerto d’organo del viterbese Ferdinando Bastianini, che vanta un curriculum prestigiosissimo, tra cui il primo premio al concorso internazionale “Roma 1989″, il terzo premio al Concorso “Città di Velletri”, “Gabicce Mare” (PS), “Mascia Masin”  Sangemini e l’affermazione nei primi posti in molti altri concorsi internazionali. Si è perfezionato con organisti e pianisti di chiara fama internazionale. Ha suonato più volte al festival barocco di Viterbo, e collabora con l’Orchestra Internazionale d’Italia e con l’orchestra XXI secolo. Effettua attività concertistica sia in Italia che all’estero. E’ titolare della cattedra di Lettura della partitura e improvvisazione presso il Conservatorio G.B. Pergolesi di Fermo, nonché di pianoforte principale presso la scuola musicale comunale di Viterbo. È organista titolare della Basilica Cattedrale di Viterbo e della chiesa di Santa Maria della Verità sempre a Viterbo. Collabora in attività giornalistica con vari periodici. Docente di Improvvisazione presso i Corsi di perfezionamento musicale di Eboli  e Docente di Organo Liturgico e improvvisazione ai corsi tenuti annualmente dalla Diocesi di Viterbo. È recente l’uscita dei CD “l’Organo a Viterbo”,  nel quale si esibisce sui più importanti organi della città. L’imperdibile programma del concerto di San Martino prevede: la Fantasia e fuga in la min. BWV 561 di Johann Sebastian Bach; la Passacaglia di Georg Friedrich Händel; il Grande offertorio di Gaetano Donizetti; la Fantasia e fuga in sol min. BWV 542 sempre di Bach; la Toccata di Théodore Dubois e la Follia di Spagna di Domenico Zipoli.

La manifestazione musicale “I Bemolli sono blu” 2019 ha il sostegno della Regione Lazio (Progetti Speciali del Ministero dei Beni e le Attività Culturali) e della Fondazione Carivit e si svolge in collaborazione con l’Università degli Studi della Tuscia, le Terme dei Papi e il Touring Club Italia sezione di Viterbo, con il patrocinio del Comune di Viterbo e l’appoggio tecnico di Carramusa Group, Alfonsi Pianoforti, Balletti Park Hotel, Amici di Bagnaia e il Ristorante Il Borgo di Bagnaia.

 

Nella foto Ferdinando Bastianini

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