Gruppo Archeologico di Tuscania: “Un’archeologia pubblica partecipata e comunitaria,un modello sostenibile per il territorio”

Neanche la pandemia ha fermato il Gruppo Archeologico Città di Tuscania, che nel corso dell’anno del coronavirus ha addirittura migliorato le performance e le attività sociali.

Il Gruppo Archeologico Città di Tuscania traccia i bilanci di un intero anno sociale segnato dalla pandemia di covid-19 e dalle difficoltà imposte dalle misure restrittive, che continuano a caratterizzare lo svolgimento delle iniziative e delle attività dei soci. Dagli interventi sul patrimonio archeologico e culturale alle iniziative di sensibilizzazione per la cittadinanza ai corsi formativi attivati, i volontari hanno donato alla comunità di Tuscania oltre 800 ore di volontariato, generando un controvalore economico eccezionale.

Nel corso del 2020 l’associazione, contando su una disponibilità straordinaria dei propri soci, coordinati e diretti dalle archeologhe e dagli archeologi locali, ha recuperato un’altra area archeologica di Tuscania, aprendo al pubblico per buona parte dell’estate l’intera Necropoli della Peschiera e consentendo ai moltissimi turisti di visitare dopo molti anni la Tomba a dado e le meraviglie di una delle necropoli rupestri più affascinanti d’Etruria.

Inoltre, è stata sottoscritta la convenzione per la Necropoli di Pian di Mola, con lo scopo di creare un vasto progetto di recupero e valorizzazione che coinvolga tutte le necropoli settentrionali di Tuscania.

Ma non solo attività sul campo, anche ricerca scientifica svolta dagli archeologi con il supporto dei volontari, e manifestazioni ed eventi di sensibilizzazione e per la conoscenza del patrimonio storico, artistico e monumentale di questa città. Le Giornate Europee dell’Archeologia, le Giornate Europee del Patrimonio, le Giornate Nazionali di Archeologia Ritrovata hanno dato la possibilità ai tuscanesi e ai turisti di esplorare un patrimonio collettivo di eccezionale valore. Per concludere, poi, con il Premio “Enio Staccini-Città di Tuscania” che alla sua prima edizione ha fatto registrare un successo oltre le migliori aspettative.

“Si è trattato di un anno difficile ma emozionante e stimolante – commenta il Direttore Alessandro Tizi – che ci ha spinto a modificare le nostre strategie. Tuttavia, ora possiamo affermare che le nostre iniziative e le nostre attività rappresentano un fattore fondamentale per lo sviluppo della nostra comunità. Il Gruppo Archeologico Città di Tuscania è di per sé un patrimonio da coltivare e da valorizzare, che genera ricchezza e crescita culturale, scientifica ed economica. Il 2021 sarà l’anno della rinascita. Le aspettative e i progetti che stiamo definendo, anche grazie alla collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Tuscania, con il mondo del terzo settore locale e con gli enti e le istituzioni pubbliche interessate, sono un punto di svolta. Nascerà il Piano Strategico per l’Archeologia di Tuscania, con un programma di interventi triennali, che sarà la base di tutte le attività di tutela e valorizzazione del patrimonio archeologico tuscanese. Stiamo organizzando un nuovo piano turistico e un programma di attività ed iniziative di grande rilievo, che culmineranno con le Giornate Nazionali di Archeologia Ritrovata, che ospiteremo nell’edizione nazionale proprio a Tuscania nell’ottobre prossimo.

Siamo convinti – conclude il Direttore Tizi – che la strada sia quella giusta e che la strategia di costruire un’archeologia pubblica partecipata e comunitaria, con il mix perfetto di professionalità e volontarismo, possa rappresentare un modello sostenibile per il nostro territorio e di cui ne dovremmo andare fieri.

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