Grazie Giorgio, per aver scelto e amato Viterbo

Donatella Agostini

Giorgio Capitani: un grande e indimenticabile regista che amava tanto la Tuscia da sceglierla come residenza e palcoscenico privilegiato per le sue opere più famose. Fiction amatissime come “Il Maresciallo Rocca” e “Callas Onassis” hanno regalato a Viterbo e provincia una risonanza internazionale. Artista sensibile e rimpianto, ha lasciato un grande vuoto in chi lo ha amato e ha lavorato con lui, come la moglie Simona Tartaglia, compagna di vita e di professione. In occasione dell’anniversario della sua scomparsa, nella serata del 31 marzo tanti colleghi e amici hanno voluto rendergli omaggio dal palcoscenico del Teatro Unione di Viterbo. Il parterre da grandi occasioni è stato accolto da un buffet di aperitivi. «Ho sempre amato l’usanza antica di brindare in ricordo di chi non c’è più», ha esordito Simona Tartaglia. «E noi stasera brindiamo a Giorgio, per augurargli una vita migliore di quella seppur bellissima che ha vissuto su questa terra». A dirigere e presentare il memorial Stefano Reali, affermato regista che ha trascorso buona parte della sua infanzia a Viterbo, tanto da suggerire all’amico e collega Giorgio Capitani di ambientare “Il Maresciallo Rocca” proprio nella nostra città. Grandi artisti italiani si sono avvicendati sul palco per tributare, ciascuno a suo modo, un commosso omaggio al regista scomparso: Valeria Fabrizi, Gabriella Silvestri, Daniela Poggi, Anna Safroncik. E ancora, Massimo Dapporto, Andrea Giordana, Paolo Triestino. Tra un intervento e l’altro, il raffinato swing del Movie Swing Quintet, con la bella voce di Fabiana Rosciglione e quella sorprendente dell’attrice Nancy Brilli, che ha reso omaggio a Capitani cantando “Memory”, l’immortale e struggente pezzo tratto dal musical “Cats”. In chiusura, l’intervento dell’ex sindaco Giancarlo Gabbianelli. «Grazie Stefano per questo magnifico ricordo. Il migliore omaggio che si potesse fare a Giorgio e alla città di Viterbo. Stasera mi avete aiutato a ricordare il suo sguardo ironico e intelligente che ti faceva innamorare di lui. Capitani aveva eletto Viterbo a sua seconda città. E non è facile diventare viterbesi se non lo si è». Capitani si sentiva tanto viterbese da ambientare qui anche il suo ultimo progetto, che non ha fatto in tempo a realizzare personalmente: la creazione della Tuscia Ars Academy, un’accademia di alta formazione sullo spettacolo, che verrà portata avanti da chi ha raccolto la sua eredità artistica. «Anche se eravamo amici, purtroppo non ho fatto in tempo a lavorare con Giorgio», ha aggiunto l’attore Andrea Roncato. «Dalle finestre di casa sua a Viterbo ho potuto assistere alla Macchina di Santa Rosa, qualcosa di unico al mondo. Conoscendolo, ho capito perché fosse speciale. Sembrava una di quelle persone che dicono “ci ho messo tanti anni a diventare giovane”. Sempre pieno di entusiasmo e voglia di fare. Era bello anche soltanto pensare che un giorno avremmo lavorato insieme. E stasera tutti noi da qui mandiamo un saluto silenzioso a Giorgio. Perché non si senta solo in quel cielo infinito». Il ricavato della vendita dei biglietti è stato devoluto all’associazione Cavalieri del Soccorso, per l’acquisto di un pulmino per disabili, e all’associazione Campo delle Rose, per la realizzazione di una struttura dedicata a persone con autismo.

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