L’Amministrazione Comunale e la Pro Loco di Capranica hanno dedicato un incontro con degustazione per anticipare l’edizione di Giro Di Vino 2024 e presentare Cantina Robertiello, la prima che ha scelto di insediarsi sul territorio di Capranica, portando con sé la tradizione vinicola del territorio. L’incontro si è tenuto nel tardo pomeriggio di Domenica 30 Giugno, nella suggestiva cornice del Tempio Romanico di San Francesco, nell’omonima piazza dell’importante borgo della Tuscia viterbese.
Giro Di Vino è una manifestazione che, per la prima volta, ormai da dieci anni, celebra il territorio della Tuscia attraverso il linguaggio dei suoi vitigni autoctoni.
Una scelta coraggiosa e identitaria, sia per gli organizzatori che per i vignaioli, che guarda ad un territorio vasto e accomunato non solo da vicissitudini storiche o dalla dominazione di Etruschi, Falisci e Romani, ma anche da un’identità geologica che è quella vulcanica, tradita da spiagge scure di lava e da un entroterra fatto di lapilli e tufo ad ogni voltar di sguardo.
Giro di Vino ha preso per mano questo territorio con un’idea di per sé semplice: aprire i suoi banchi di assaggio ad un pubblico curioso e interessato e facendo degustare almeno un vino da vitigno autoctono per ogni vignaiolo presente. Si è sollevato così il velo su una varietà vinicola territoriale ampia, ma legata da un unico filo conduttore: la Tuscia.
La manifestazione è cresciuta nel tempo, fino a diventare un appuntamento immancabile in questa parte di territorio.
Lo ha ribadito Pietro Nocchi, Sindaco di Capranica, durante l’appuntamento di Domenica, evidenziando i numeri che accompagnano Giro Di Vino nelle sue dieci edizioni: oltre 40.000 visitatori, più di 200 cantine dislocate su un territorio che va dalla Tuscia della Maremma a quella viterbese, dall’Orvietano al litorale laziale fino a Cerveteri, senza tralasciare l’Agro Falisco.
Seminari, 12 solo nell’ultima stagione; degustazioni guidate, relatori iconici del mondo enogastronomico ed enologico; Bibenda e Fisar tra i partner coinvolti; senza dimenticare gli oltre 50 spettacoli, tra artisti di strada e concerti, a fare da cornice alla manifestazione.
Questo sviluppo inevitabilmente ha ripercussioni positive anche sul territorio, anche a livello turistico, di quel turismo slow che si nutre di paesaggio, tipicità e sostenibilità.
Andrea Ferrante, Responsabile Ricerca e Sviluppo per la Fondazione del Biodistretto della Via Amerina e delle Forre, ospite dell’incontro di domenica, ha infatti posto l’accento su come “l’abilità di dare valore al nostro territorio sta nella capacità di proteggerlo e usare al meglio le risorse naturali: promuovere la sapienza degli agricoltori biologici è il miglior modo per affermare il turismo sostenibile nella Tuscia”.
L’incontro si è concluso con l’intervento di Raffaele Marini, Wine Specialist e consulente organizzativo per la manifestazione, grazie al quale Giro Di Vino ha tracciato sempre più il suo percorso e che qui ha posto ancor più l’accento sul terroir come elemento principe, inscindibile dal suo rapporto con l’uomo: “Divulgando il terroir, in realtà noi divulghiamo chi siamo e il vino risulta essere il medium agricolo più coerente, per sensibilità e corrispondenza, a tracciare le linee di quel triangolo virtuoso che è coltura-terra-uomo”.
L’incontro con il produttore, Simone Robertiello e la degustazione guidata di quattro dei suoi vini da agricoltura biologica e artigianale, hanno segnato la degna conclusione di un anticipo di Giro di Vino che aprirà le sue porte il 19 e 20 Luglio prossimi a Capranica.