Giorno del Ricordo 2025, l’Archivio di Stato Viterbo commemora i cittadini viterbesi attraverso documenti conservati

Il carabiniere Ennio Carosi
In occasione del Giorno del Ricordo 2025, l’Archivio di Stato di Viterbo commemora attraverso alcuni dei documenti conservati, gli eccidi delle Foibe ed in particolare quelli di tre nostri concittadini che vivevano o lavoravano nel Friuli-Venezia Giulia e in Istria.
• Il primo documento è un riscontro del Prefetto di Viterbo, con la comunicazione della sparizione, seguita all’arresto da parte delle truppe del maresciallo Tito, di funzionari originari del viterbese: si tratta del brigadiere dei CC.RR. Ennio Carosi, originario di Carbognano ma in servizio presso il Comando Carabinieri di Pisino Pola (oggi Pazin, in Istria), e del ragioniere della prefettura di Gorizia, Otello Bigerna, originario di Acquapendente, catturato il 22 settembre 1943.
• Il secondo contributo è la fotografia del Carabiniere Ennio Carosi, foto gentilmente concessa dal presidente del Comitato 10 febbraio, dott. Silvano Olmi. Il comitato tramanda il ricordo dei cittadini della provincia di Viterbo infoibati.
• Il secondo documento conservato presso l’Archivio di Stato di Viterbo, è un riscontro del sindaco di Viterbo, con la segnalazione per le opportune ricerche, del finanziere richiamato, Cesare Merlani. Merlani era un impiegato comunale, già di stanza a Trieste presso gli Uffici del Comando Legione R. Guardia di Finanza, che fu deportato in Iugoslavia (Basovizza) dalle truppe di Tito che lo prelevarono a Trieste dalla Caserma di Via Udine 42, il 2 maggio 1945.
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