“Giornata mondiale per la lotta all’Aids”, mercoledì 1 dicembre Test day con screening gratuiti

Mercoledì 1 dicembre, nell’ambito delle iniziative messe in campo per la “Giornata mondiale per la lotta all’Aids”, il Centro culturale di iniziativa Omosessuale APS l’Altro Circolo ha organizzato un Test day con screening gratuiti e prelievi capillari rapidi Hiv, all’insegna della prevenzione e della diagnosi precoce.

La giornata, realizzata con la collaborazione del comitato di Viterbo della Croce rossa italiana e del Centro di riferimento per le malattie infettive della Asl di Viterbo, si svolgerà dalle 10.00 alle 13.00 presso la sede centrale dell’Università della Tuscia di Santa Maria in Gradi, presso la sede della facoltà di Agraria, in via San Camillo de Lellis, dalle 13.30 alle 15.00, e a piazza Fontana Grande, dalle 15.30 alle 18.00.

Oltre ai test rapidi capillari Hiv, l’Altro Circolo sarà presente nelle tre location con un punto informativo all’interno del quale saranno distribuiti opuscoli, fiocchetti rossi e preservativi.

L’iniziativa si svolge con il patrocinio del Comune e della Provincia di Viterbo, dell’Università della Tuscia, di Anlaids Lazio e di PerCorso.

“Negli ultimi anni – commenta Gian Carlo Mazza, presidente dell’Altro circolo –  si sono registrati significativi passi avanti nell’ambito della lotta all’HIV/AIDS, grazie all’introduzione di nuovi schemi terapeutici, più semplici e assai meno frequentemente associati a tossicità e a eventi avversi, pur se a parità di efficacia. L’epidemia da Covid-19 ha assorbito ingenti risorse con un forte impatto sulla sanità nazionale e locale. È, però, importante ricordare come la nostra popolazione continui a convivere con un’infezione di cui si parla meno, ma che non è affatto scomparsa e che, fino all’inizio del primo lockdown, registrava una media di 16 nuovi casi per anno tra i soli residenti a Viterbo”.

Il Centro di riferimento per le malattie infettive territoriali e gli ambulatori infettivologici della Asl di Viterbo seguono oltre 450 soggetti con malattia da HIV. Questo numero è gradualmente aumentato nel corso degli anni con un raddoppio netto del numero degli assistiti tra il 2001 ed il 2021 e un conseguente maggiore impegno assistenziale.

Nell’ultimo biennio – spiega il direttore del Centro di riferimento di Belcolle, Roberto Monarca, che sarà presente nella giornata insiemi ai dottori Stefano Aviani e Serena Dell’Isola  – si è verificata una fisiologica riduzione di accesso ai servizi con la conseguente riduzione delle nuove diagnosi di infezione da HIV (marcata nel 2020), ma nel contempo con un significativo aumento delle diagnosi già associate a segni e sintomi della patologia di AIDS conclamato (dal 26% al 54% dei casi giunti alla nostra osservazione tra il 2017 e il 2021). Ciò descrive, evidentemente, una situazione di ritardo nelle diagnosi e nel conseguente inizio di una terapia antiretrovirale efficace. Come è ormai caratteristico nell’epidemiologia di un Paese di tipo occidentale, anche il dato italiano e quello locale viterbese, evidenziano una certa stabilizzazione del numero dei contagi negli ultimi 10 anni, con uno spostamento ormai marcato del contagio dall’ambito della tossicodipendenza da eroina a quello dei rapporti sessuali, con un elevato numero di contagi tra omosessuali maschi e una prevalente diffusione del virus HIV nella popolazione maschile di età compresa tra i 30 e i 40 anni. Nella sola popolazione residente, 4 contagi su 5 sono da ascriversi a carico della popolazione maschile: non cosi nella popolazione recentemente immigrata accolta nella nostra Provincia dove le donne rappresentano fino al 40-50% dei contagi”.

“La precocità della diagnosi resta fondamentale – prosegue Gian Carlo Mazza -, non solo perché consente di intervenire sul decorso della patologia prima ancora che si manifestino i danni immunologici più gravi, ma anche perché l’efficace controllo della replicazione virale (conseguita con l’utilizzo dei farmaci antiretrovirali) riduce marcatamente o annulla l’infettività del soggetto. La terapia precocemente assunta rappresenta dunque la più efficace risorsa per la riduzione del numero delle nuove infezioni. Per tutto questo, resta prioritario l’accesso al test Anti-Hiv e dunque alla terapia. Nessuna circostanza di rischio potenziale di contagio dovrebbe essere sottovalutata (particolarmente rapporti sessuali occasionali, rapporti con partner di cui non è nota la condizione sierologica più ancora se rapporti senza utilizzo di profilattico) ed e un grave errore attendere i primi sintomi che sono quasi sempre tardivi. Per questo motivo, il test Anti-HiV resta uno strumento centrale nella lotta all’AIDS, disponibile in forma riservata e gratuita presso il Centro di riferimento delle malattie infettive dell’ospedale di Viterbo dove può essere richiesto direttamente e senza prenotazione. E per questi motivi abbiamo deciso di mettere in campo un test day in occasione della giornata mondiale”.

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