Forme e colori della terra di Tuscia. Ecco i vincitori

L’artigianato “bello e sostenibile” quest’anno più che mai. “Per la creatività e la profonda conoscenza dei materiali e delle tecniche espresse dagli artigiani e per la capacità progettuale mostrata dalle scuole, che hanno realizzato lavori interessanti, con una forte carica emotiva”. E’ stato unanime il giudizio della giuria di Forme e colori della terra di Tuscia, la mostra concorso di artigianato artistico ideata dalla CNA e realizzata a Viterbo, nelle sale del Museo della Ceramica della Tuscia, con il supporto della Fondazione Carivit e la collaborazione della Cooperativa Girolamo Fabrizio. Un riconoscimento condiviso da quanti hanno partecipato all’inaugurazione dell’evento, dove sono esposte le opere di 30 artigiani e di 20 studenti dei Licei Artistici Francesco Orioli, di Viterbo, e Ulderico Midossi – sezione di Vignanello, che per questa nona edizione hanno declinato il tema della eco-sostenibilità.
Ancora una volta, la mostra si è rivelata un termometro sensibile della creatività, dell’inventiva e della capacità di emozionare dell’artigianato, che “svolge un ruolo di rottura e di apertura di nuove occasioni di crescita in una fase che richiede un forte cambiamento culturale”, come ha detto Mario Brutti, presidente della Fondazione Carivit, nel corso della premiazione dei vincitori del concorso, presenti Andrea Santolini, presidente nazionale di CNA Artistico e Tradizionale, e, per la CNA di Viterbo e Civitavecchia, il presidente, Angelo Pieri, la segretaria, Luigia Melaragni, con la presidente dell’Unione che riunisce le imprese dei settori artistici, Lucia Maria Arena.
Due le sezioni del concorso: “artigianato artistico” e “artigianato e design”. Per l’”artistico”, il primo premio è stato assegnato al restauratore Cristiano Monzillo, di Viterbo, che ha recuperato e riusato un vecchio stipo/madia e un letto per realizzare una originale libreria. Per “artigianato e design”, a Emanuele Ceccarini, dell’azienda Arboris Thema, di Valentano, per un tavolo di design in materiali bioecologici, riciclabile al 100 per cento.
Nella prima sezione, al secondo posto si è classificato Antonio Iachini, restauratore di Tuscania (per un basso in legno di olivo, acero marezzato ed ebano con segnatasti in madreperla), e al terzo Bernardino De Chicchis, falegname e liutaio di Roma (per una chitarra liuto costruita con mirabile perizia).
Per il design, secondo premio a Marco Bracci, dell’impresa Esclusivi Ferri Forgiati, di Civita Castellana (per una balaustra in ferro forgiato interamente molata e lucidata con effetto inox), seguito da Luca Scarantino, di Made in Lava, di Viterbo (per una colonna in peperino che ha la funzione di riscaldare l’ambiente grazie a un sistema di resistenze ultrasottili e a basso consumo energetico).
Menzione speciale della Fondazione Carivit per Italia Garipoli, titolare di un laboratorio di ricami a Vetralla, annoverata tra gli artigiani di eccellenza della Regione Lazio.

Anche la partecipazione delle scuole, nella sezione “artigianato artistico e design quale terreno di ricerca e sperimentazione per la scuola”, è di altissima qualità. “I progetti realizzati evidenziano passione, studio e capacità non comune -ha osservato Santolini-. C’è un grande impegno dei ragazzi e dei docenti. Un fatto importante, perché l’artigianato, componente fondamentale del made in Italy, è la nostra ricchezza e ha bisogno dei giovani e di una carica di innovazione”.
Sul gradino più alto del podio, per un lavoro di gruppo, sono salite Rachele Fochetti, Naomi Filomeno e Noemi Felici, del Liceo Artistico Statale Ulderico Midossi -Sezione di Vignanello. Secondo posto ad Alessandra Bruni ed Erica Corigliano, terzo ad Alessandro Piergentili, tutti del Liceo Artistico Statale Francesco Orioli di Viterbo. Gli studenti di quest’ultimo Istituto, in occasione dell’inaugurazione, presente il dirigente, Pasquale Picone, hanno effettuato dimostrazioni con una stampante 3D che utilizza materiali ecosostenibili derivati dalla lavorazione del mais. Della giuria, presieduta da Mario Brutti, hanno fatto parte Andrea Santolini, Federica Faraone,esperta dell’Osservatorio dei Mestieri d’Arte di Firenze, Riccardo Monachesi, architetto, dirigente dell’Area Internazionalizzazione e Marketing Territoriale della Regione Lazio, Manuela Romagnoli, professore associato di Scienze e Tecnologie del Legno – Dipartimento di Scienze dei Beni Culturali dell’Università della Tuscia, Gabriella Trani, arte terapeuta.
A consegnare i premi, c’erano anche Federica Ghitarrari, segretario generale vicario della Camera di Commercio, e Christian Scorsi, consigliere comunale di Viterbo.
La mostra a Palazzo Brugiotti in via Cavour 67 resterà aperta fino a domenica 31 maggio, dal giovedì alla domenica, dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19, con ingresso libero.

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