Fondazione Rovati, tra archeologia e collezionismo guardando al Museo Etrusco e all’isola Bisentina

Al Civico Museo Archeologico di Milano è stata allestita nel corso del 2019 la mostra Il viaggio della Chimera. Gli Etruschi a Milano tra archeologia e collezionismo, preview del museo etrusco promosso dalla Fondazione Luigi Rovati: una nuova collezione, un nuovo museo e varie opportunità per studiosi e ricercatori. parallelamente proseguono i lavori che preparano l’apertura del futuro Museo Etrusco di Milano. Dopo due anni di attività, il restauro del palazzo di Corso Venezia 52 si avvicina alla conclusione: completati i lavori di scavo che porteranno alla creazione di due piani ipogei, inizierà a breve la costruzione di tre cupole in pietra, segno distintivo del progetto dell’architetto Mario Cucinella, che si è ispirato ai tumuli di Cerveteri e al Museo del Tesoro della Cattedrale di San Lorenzo a Genova di Franco Albini.
In avvio anche il restauro del primo piano nobile, mirato a restituire splendore al progetto decorativo ideato negli Anni Cinquanta dall’architetto Filippo Perego per gli ambienti che furono abitati dalla famiglia Rizzoli. Il ripristino del giardino e l’apertura della caffetteria e del ristorante rappresenteranno gli ultimi passi che condurranno, fra poco più di un anno, a dar nuova vita al palazzo e ad arricchire l’offerta culturale della città di Milano. La famiglia Rovati entrando a suo tempo nella secolare storia dell’isola Bisentina ha espresso la sensibilità e il rispetto di chi nutre una autentica “passione” verso la storia, l’arte e la cultura. “Ce l’ha trasmessa nostro padre – spiegava Luca Rovati – ricordo ancora quando papà mi teneva sulle ginocchia e mi mostrava le monete romane bisentine. Attraverso la loro simbologia ci illustrava la storia di Roma e Costantinopoli”. E solo chi comprende fino in fondo il valore delle cose, del grande significato che esse portano con sé, sente il bisogno di renderne partecipi anche gli altri. Il Museo, l’isola, gli etruschi destini che s’incontrano.

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