Festival Barocco Alessandro Stradella, conclusa l’edizione 2020

Con il concerto nella chiesa di San Pietro a Nepi, che ha visto la partecipazione dei giovani talenti dello Stradella Y-Project, si è conclusa con successo l’edizione 2020 del Festival Barocco Alessandro Stradella.

Realizzato in collaborazione con la Regione Lazio, il MiBACT, la Fondazione Carivit, la Direzione Regionale dei Musei del Lazio e con la direzione artistica del maestro Andrea De Carlo (nella foto), il festival ha proposto due mesi di appuntamenti musicali di elevata qualità che, nonostante le difficoltà in un anno condizionato dalla pandemia, hanno offerto al pubblico esibizioni dal vivo di ensemble e solisti di livello internazionale in scenari estremamente suggestivi tra Viterbo, Bolsena, Caprarola, Castel Sant’Elia, Castiglione in Teverina, Civitella d’Agliano, Nepi, Ronciglione, Tarquinia a Tuscania.

 

Al pari del concerto inaugurale, anche l’appuntamento di chiusura è stato dedicato a Massenzio 2035, ambizioso progetto di esecuzione dell’integrale di Domenico Massenzio (1586-1657), il celebre musicista nativo di Ronciglione.

Un segno tangibile di quanto il Festival Barocco, oltre a riscoprire un genio spesso nascosto e dimenticato del Seicento italiano come Stradella (che tra l’altro aveva legami familiari a Nepi), punti a valorizzare il rilevante e doppio ruolo della Tuscia nel panorama della musica barocca: ieri, quale patria di importanti compositori (Marco Scacchi, Andrea Adami, Ettore Bernabei, Domenico e Virgilio Mazzocchi, Tullio Cima, oltre a Massenzio); oggi, come location ideale grazie ai suoi antichi borghi e chiese.

 

La Tuscia viterbese con i suoi luoghi magnifici – afferma il maestro De Carlo – è il punto di forza del festival. Organizzare eventi come questo a Roma, dove l’offerta è già ampia, è limitativo, mentre per la Tuscia tutto ciò costituisce un arricchimento culturale e un’opportunità turistica. Ad esempio, in Francia, da anni esistono bellissimi festival musicali che hanno sede in piccoli paesi e credo che anche qui si possa fare altrettanto“.

 

Siamo orgogliosi dell’ottima riuscita dell’edizione 2020 – conclude – perché, nonostante la situazione, non volevamo deludere il nostro pubblico né togliere agli artisti la possibilità di esibirsi in un festival in costante crescita. Sono state rispettate tutte le norme di prevenzione sanitaria. Ci concentriamo ora sul 2021 per crescere ancora e continuare a proporre concerti di qualità. La musica barocca, che è ancora viva e attuale, merita di essere conosciuta e riscoperta sempre di più, in quanto espressione di un secolo straordinario, il Seicento, così ricco di libertà, vivacità, complessità. Il pubblico se ne sta accorgendo e non considera più un concerto barocco come qualcosa di distante, incomprensibile e superato”.

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