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“Pier Paolo Pasolini un’anima divisa in due. L’arte di essere diverso”, il nuovo libro di Rosella Lisoni a Grotte di Castro

Venerdi 9 agosto a Grotte di Castro, nuova presentazione del libro di Rosella Lisoni: “Pier Paolo Pasolini un’anima divisa in due. L’arte di essere diverso” promossa dall’Associazione culturale Caffe’ Menerva, Palazzo Orzi via Vittorio Veneto 13 ore 18.30.
Interverranno la prof.ssa Anna Maria Fausto e l’attore regista Pietro Benedetti.
Sinossi:
Tu nasci poeta, componi la tua prima poesia all’età di 7 anni, in risposta ad un sonetto che tua madre, Susanna, ti dedicò.
In quel preciso istante comprendi che la tua immensa sensibilità, i sentimenti da te provati, le tue gioie, i tuoi dolori, i tuoi tormenti, potevano essere resi in versi.
Fu questo l’incipit di una produzione artistica inesauribile, sterminata che rese immortale la tua opera: quella di un poeta sublime, delicato, soave che ha intriso di poesia ogni sua opera, che ha intriso di vita ogni poesia.
Indimenticabile le tue parole rivolte alla tua produzione poetica:
“Io produco una merce, che dovrebbe essere la poesia, che è inconsumabile, morirò io, morirà il mio editore, moriremo tutti noi, morirà tutta la nostra società, morirà il capitalismo ma la poesia resterà inconsumata”.
Poesia che auspichi venga insegnata nelle scuole, senza relegarla ad un ruolo minore, conferendole invece una maggiore importanza.
Poesia che sottolinei essere in grado di innescare un processo creativo fine a se stesso, non asservito a processi produttivi.
La tua poesia ha inseguito la vita, rinnovando e ridefinendo, come fosse sempre la prima volta, quel sacro e maledetto gesto del dire tutto.
Gesto che è balsamo per l’anima, che è cura, ma che è droga al contempo.
I tuoi versi portano comunque con sé una frustrazione, un sottile dolore dovuto ad una mancanza ad una impossibilità di pienezza: il vuoto dell’assenza, sebbene la poesia rappresenti per te la tua ancora di salvezza, il tuo volano, l’unico strumento di rifondazione dell’umano.
Strumento in grado di salvare e ricreare il mondo, di restituire ad esso la sua “sacralità”.
Poeta e uomo della contraddizione, non sei mai sceso a patti su modi e condizioni del tuo impegno estetico e del partito preso in favore della vita.
Le tue forme espressive serbano qualcosa di felicemente tentato.
Lo stile per te non è mai un’entità organica, ma racchiude in sé l’urgenza radicale della realtà.
Più che una lingua poetica, hai inventato un modo di fare poesia, rendendo impensabile e superflua qualsiasi riuscita formale definitiva, la cosiddetta autosufficienza dell’opera.
La tua infinita ricerca formale altro non è che una ricerca di una nuova forma di vita che inseguirai sempre, senza sosta.
La poesia ti travolge, ti illumina, ti insegue, senza tregua.
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Data

09 Ago 2024

Ora

18:30

Luogo

Grotte di Castro
Categoria