European Film Awards 2020, trionfa il danese “Un altro giro”. Per l’Italia un premio a Carlo Sironi

È stato Un altro giro di Thomas Vintenberg il film dominatore della 33a edizione degli European Film Awards, andati in scena tra Reykjavik e Berlino con quasi tutti i candidati collegati in streaming per il Covid-19. La pellicola danese ha prevalso su una lista di sei candidati di cui faceva parte anche Martin Eden di Pietro Marcello. L’Italia festeggia l’EFA al lungometraggio  Sole, esordio alla regia di Carlo Sironi, come miglior rivelazione europea. “Vorrei ringraziare tutte le persone che hanno fatto parte di questo film, gli attori, i miei produttori. Sono davvero senza parole”, ha commentato Sironi, “ma soprattutto, vorrei dedicare questo premio a mio padre, Alberto”,

Il mondo cinema, altresì, è uno di quei campi nei quali tantissimi talenti si inoltrano per dar vita ai propri sogni: Carlo Sironi è uno di questi. Da anni lavora sui set, prima come assistente alla fotografia, poi come aiuto regista, ed oggi come regista e sceneggiatore. Tanti successi, tante buone idee, tanta voglia di andare avanti e mostrare i propri lavori. Carlo Sironi è un figlio d’arte il suo papà è Carlo storico regista di Montalbano, un percorso che è solito affermare “è un graduale avvicinamento al mestiere di regista che non richiede una preparazione specifica, ma in qualche maniera è la summa di tutto ciò che ammiri e dal quale sei attratto”. Sole. Il suo primo lungometraggio in gara per la Script Station del Berlinale Talents, il laboratorio di sviluppo sceneggiatura del Festival di Berlino ha vinto come film d’esordio europeo

Sheda film

Regia:CarloSironi                                                                                                                 Cast: Sandra Drzymalska, Claudio Segaluscio, Barbara Ronchi, Bruno Buzzi, Marco Felli con la partecipazione straordinaria di Orietta Notari e Vitaliano Trevisan

SINOSSI

Ermanno è un ragazzo che passa i suoi giorni fra slot machine e piccoli furti. Lena arriva in Italia dalla Polonia per vendere la bambina che porta in grembo e poter iniziare così una nuova vita. Ermanno deve fingere di essere il padre della bambina per permettere a suo zio e alla moglie, che non possono avere figli, di ottenere l’affidamento attraverso un’adozione fra parenti. Nell’attesa che la bambina venga al mondo cresce un legame inatteso tra i due ragazzi.

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