Ente di Governo Ato 1: ‘Procedura di infrazione 2014/2125 su “acqua non conforme ai parametri di legge stabiliti”

Riceviamo e pubblichiamo comunicato integrale ricevuto da:Ing. Giancarlo Daniele
Dir. Resp. EGATO 1 Vt

 

Procedura di infrazione 2014/2125 – Non corretta applicazione della direttiva 98/83/CE del Consiglio del 3 novembre 1998 concernente la qualità delle acque destinate al consumo umano in Italia. Decisione di ricorso ex art. 258 del TFUE
Leggo con stupore quanto si sta dibattendo a mezzo stampa in merito alla validità o meno della Deliberazione n°71 del 11.08.2021 adottata dalla Giunta Comunale del Comune di Fabrica di Roma alla Talete S.p.A.
Ed ancora oggi continuo a meravigliarmi di come gli organi di stampa possano aprire spazi su materie complesse come questa a chi interviene fornendo notizie incomplete e/o di parte e comunque fuori dal delicato contesto tecnico – giuridico – amministrativo in cui si collocano.
Quello che è invece dovrebbe essere evidente a qualsiasi giornalista che voglia fare un po’ di inchiesta prima di pubblicare notizie in libertà (e basterebbe semplicemente interrogare, ad esempio, il sito della ASL di competenza territoriale), è che il Comune di Fabrica di Roma continua ad immettere nei propri acquedotti acqua non conforme ai parametri di legge stabiliti dal D.lgs. 31/2001, in attuazione della direttiva 98/83/CE relativa alla qualità delle acque destinate al consumo umano nonostante che la Regione Lazio abbia realizzato a sua cura e spese appositi impianti di trattamento.
Impianti che, come tutti sanno, nessuno avrebbe voluto, perché di difficile ed onerosa gestione e manutenzione, ma che abbiamo dovuto accettare consapevoli che era l’unico modo per rispettare i dettami di una normativa che, seppur severa, era ed è totalmente orientata a garantire la salute dei fruitori del servizio idrico.
Impianti che vengono, però, correttamente gestiti dalla Talete S.p.A. e da diversi Comuni che ancora gestiscono in autonomia il Servizio Idrico, nella consapevolezza che la tutela della salute degli abitanti serviti ha un valore molto più alto di una possibile impopolarità “politica” connessa all’obbligo di dover applicare tariffe in grado di coprire gli alti costi di gestione e manutenzione.
In un contesto territoriale complesso che ha determinato l’avvio di una procedura di infrazione europea a causa delle elevate concentrazioni di Arsenico presenti nelle acque distribuite all’utenza dagli acquedotti comunali di diversi Comuni a gestione autonoma del SII, il Governo italiano, attraverso la Struttura di Missione per le Procedure di Infrazione che fa capo al Sottosegretario di Stato per le Politiche e gli Affari Europei, dal mese di luglio ha avviato un serrato confronto con il Ministero per la Salute, l’Istituto Superiore di Sanità, la Regione Lazio, l’Ente di Governo dell’ATO n°1 Lazio Nord – Viterbo e i Comuni inadempienti, tra ci Fabrica di Roma, per individuare le possibilità di avviare, in extremis, un percorso virtuoso che permettesse di superare le problematiche tecniche – economiche che ancora ostacolavano il rientro dei valori di contrazione del parametro Arsenico nei termini dettati dalla citata direttiva 98/83 CE – recepita dal nostro D.Lgs. 31/2021.
Precisando che il confronto così avviato non aveva alcuna pretesa di intromettersi sulle singole scelte “politiche” che ancora frenano il trasferimento del SII alla Talete S.p.A. né tantomeno ingerire sull’iter delle cause ancora pendenti. È stato invece sottolineato che l’unico scopo era quello di assicurare, al più presto e in tutto il nostro ATO, l’erogazione di acqua “senza Arsenico”, superare le cause di palese rischio igienico-sanitario ed invocare la non applicazione di sanzioni milionarie all’Italia; sanzioni che poi, a caduta, andrebbero a ricadere direttamente sulle Amministrazioni comunali inadempienti.
L’Amministrazione di Fabrica di Roma, che in sede di audizione con il Governo italiano ha dichiarato l’impossibilità a gestire detti impianti di trattamento ha individuato una modalità per superare tale criticità mediante l’adesione allo schema di convergenza, di cui all’Atto di Orientamento/Indirizzo n° 101/2021 adottato dall’Ente di Governo dell’ATO 1 – Vt in attuazione della delibera ARERA 580/2019/r/Idr, adottando la Deliberazione della Giunta Comunale n°71 del 11.08.2021 che, nelle more dell’unificazione del servizio a livello di Ambito Ottimale, ha permesso al Sindaco di inviare la nota del 09.09.2021 all’EGATO 1 e, per nostro tramite, alla Regione Lazio, al Ministero della Salute e la Sottosegretario di Stato per gli Affari Europei –
Struttura di Missione per le Procedure di Infrazione della Presidenza del Consiglio di Ministri, con cui si impegna, per quanto richiesto:
– ad adeguare dal 2022 le tariffe alle reali esigenze di servizi dando mandato agli uffici competenti di destinare prioritariamente i maggiori introiti alla copertura dei costi di gestione degli attuali quattro dearsenificatori attualmente inutilizzati;
– a trasmettere entro il corrente mese (settembre) un dettagliato cronoprogramma delle attività;
– a assicurare entro la fine del corrente anno le condizioni di potabilità sull’intero territorio comunale e, previi riscontri positivi dell’ASL di competenza, revocare le relative ordinanze di non potabilità.
Nel ritenere quindi dannosa ed inutile la disputa sorta sulla validità della delibera di giunta occorre che tutti debbano operare con responsabilità e coesione al fine di confermare come certi ed inderogabili gli impegni presi dall’Amministrazione di Fabrica di Roma verso il Governo italiano per evitare il pagamento di sanzioni milionarie e per assicurare, finalmente, un servizio idrico rispettoso dei livelli di servizio nazionali e, soprattutto, in grado di erogare un’acqua non potenzialmente dannosa alla salute dei propri cittadini.
Nell’informare, infine ,che la struttura che dirigo è già stata investita dal Ministero competente di monitorare il rispetto degli impegni presi dalle singole Amministrazioni cointeressate, si ricorda che l’emanazione della legge Galli sul riordino dei Servizi Idrici (l. 36/1994) si fonda sulla necessità che tutti i cittadini possano avere gli stessi livelli di servizio e le stesse tariffe secondo principi di solidarietà, sussidiarietà ed economicità e che i nostri uffici sono stati, e lo sono ancora, sempre aperti ad un confronto tecnico economico di merito con tutte le amministrazioni che ancora gestiscono autonomamente il S.I.I. i cui esiti, forse, potrebbero anche far riconsiderare posizioni assunte nel passato, magari, in contesti e scenari oggi assolutamente superati e/o modificati.

Ing. Giancarlo Daniele
Dir. Resp. EGATO 1 Vt

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