Empathy School Project a Viterbo: nuovi sviluppi

Empathy School Project, la ricerca sperimentale che si sta svolgendo in due scuole del Viterbese sui cambiamenti psicobiologici finalizzati a produrre benessere attraverso un programma di Educazione Emotiva svolto nelle classi, sta andando avanti speditamente. A breve infatti alcuni operatori dei laboratori universitari provvederanno al secondo prelievo dei campioni salivari nei bambini del gruppo sperimentale e del gruppo di controllo.

Lo studio sperimentale, lo ricordiamo, è condotto dal centro di ricerca ETC (Emotional Training Center) di Viterbo della dott.ssa Rosanna Schiralli in collaborazione con l’Università de L’Aquila, l’Università “Federico II” di Napoli, l’Ateneo “S. Raffaele” di Milano e la società di Neuropsicoendocrinoimmunologia SIPNEI di Roma e mira ad appurare la correlazione tra l’educazione emozionale ed eventuali modificazioni a livello psicobiologico in soggetti in età evolutiva.

Le scuole campione sono l’Istituto Comprensivo “Silvio Canevari” di Viterbo, diretto dalla dott.ssa Stefania Geremicca e la Scuola Primaria I.C. “Pio Fedi” di Vitorchiano, diretto dalla dott.ssa Gianna Diana.

La proposta di legge sull’introduzione dell’ora di Educazione Emotiva nelle scuole non è ancora stata approvata definitivamente, ma è stata votata all’unanimità (salvo qualche astenuto) alla Camera; ora, come di consueto passerà al Senato.

La ricerca è stata possibile al sostegno economico di una cordata di imprenditori italiani particolarmente sensibili ai problemi dell’educazione: l’imprenditore marchigiano Gian Vincenzo Clerici, imprenditore marchigiano, Caffè Antoniazzi di Vicenza, Prenatal di Viterbo e Dimar Group SpA di Valentano.

Considerati gli alti costi della ricerca, senza il loro contributo questa avventura non sarebbe stata davvero possibile.

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