Emo Antinori Petrini: “Quando la Sovrintendenza m’indicherà la data, riprenderò le Virtù Profane”

di Luciano Costantini

“Aspetto che la Sovrintendenza mi comunichi la data poi verrò a Viterbo a riprendere gli affreschi”. Emo Antinori Petrini è pronto ormai da giorni a riportarsi a Spoleto le Virtù Profane di palazzo Spreca, sequestrate nel 2012 in un’asta a palazzo Venezia di Roma e al momento depositate in un locale del museo civico di Viterbo. La certezza è che le 14 opere pittoriche del Quattrocento dovranno tornare in Umbria, il “trasloco” è stato solo rinviato. “In realtà – spiega l’antiquario umbro – l’operazione poteva essere già avvenuta venerdì scorso 16 novembre come mi era stato richiesto ufficialmente dal Comune di Viterbo, ma non c’era la disponibilità dei funzionari della Sovrintendenza e quindi è slittata, immagino, di qualche giorno”. L’antiquario spoletino – così come anticipato da TusciaUp – nei giorni scorsi è stato nominato, dal Tribunale viterbese, custode degli affreschi, in attesa del definitivo pronunciamento della magistratura circa la legittima proprietà degli stessi. “Ritengo – aggiunge Emo Antinori Petrini – che non ci saranno sorprese. Su quei dipinti io ho un documento di libera circolazione e lo avevo anche si anni fa allorché mi furono sequestrati. Se così non fosse stato non li avrei certamente esposti ad un’asta pubblica. Spiace che in tutto questo tempo siano stati collocati in custodie di legno all’interno di un locale che certamente non è adeguato alla loro tutela”.

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