Elettra De Maria: quella volta che ho tradotto gli Antichi Statuti di Montefiascone

di Chiara Mezzzetti

Elettra è la figlia di Agamennone e Clitemnestra. Un personaggio del mito greco molto intelligente e tenace, che ha affascinato scrittori e registi di tutte le epoche. Non poteva esistere nome più azzeccato per una classicista doc come Elettra De Maria, professoressa ormai in pensione di italiano e latino, laureata in Filologia Micenea e abile traduttrice delle lingue antiche. Elettra coniuga alla passione per il greco e il latino un profondo amore per la narrativa contemporanea, sia come autrice che come lettrice. Cresciuta e attualmente residente a Montefiascone, nei suoi libri, al momento 6, la componente territoriale non manca mai. Montefiascone è ambientazione e teatro nelle sue opere, ma anche protagonista, personaggio silente ma determinante. L’amore per il borgo falisco è viscerale, intenso. Per questo motivo, quando viene convocata in biblioteca comunale e le viene chiesto di trascrivere e tradurre gli “Antichi Statuti della città di Montefiascone” accetta subito. I documenti in questione, uno del 1471 e l’altro del 1584, sono volumi molto sostanziosi e complessi da interpretare, poiché scritti in latino settecentesco e copie di copie ormai lontane dalla purezza degli originali. Ma Elettra non si perde d’animo, completa il lavoro nel 2012 e vi allega anche un opuscolo critico.
Due anni dopo, nel 2014, Elettra scrive il suo primo libro che si intitola “Il volo della farfalla” ed è un’autobiografia. È questo il primo prodotto di quella che Elettra definisce “l’urgenza di scrivere, l’anelito alla liberazione, l’esigenza di lasciare qualcosa di me stessa”. Seguono poi nello stesso anno le “Favole da Montefiascone”, storie e filastrocche scritte da Elettra e illustrate da Rossana Mari, ambientate a Montefiascone. Montefiascone è anche la culla de “Il volo dell’aquila”, un romanzo d’amore pieno di colpi di scena e capovolgimenti di plot. Esce poi “Il Natale con gli orchi” e “A spasso con Defuk”, una guida alla scoperta di Montefiascone, dei suoi misteri e delle sue bellezze più nascoste. Elettra arriva anche sul web, con i “Racconti di Castro”, reperibili sul sito di Geapolis www.geapolis.eu, “storie di silenzio cui sono molto affezionata, forse perché rispecchiano la mia anima” dice Elettra. L’ultimo libro, presentato pochi giorni fa con La Piccola Galleria presso la biblioteca comunale di Montefiascone, si intitola “Theremin”. A ispirare Elettra è stato proprio “il suono inquietante di questo strumento, la sua capacità di evocare sensazioni terribili e presenze”. Insomma, un’autrice prolifica e poliedrica, che si muove sempre “guidata dall’amore per l’interpretazione. Mi piace essere filologa non solo dei testi, ma anche delle persone, dei rapporti. Siamo fatti di relazione, confronto. Scrivere, ma soprattutto leggere, ci mette in contatto con l’altro, ci fa scoprire nuovi mondi”. Elettra non si sbottona sulle prossime opere, ma si lascia scappare che forse qualcosa bolle in pentola. E noi siamo in attesa.

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