Echi di cronaca del secondo dopoguerra: Corrado al Genio per il “Panorama Radiofonico di Varietà”

di Luciano Costantini*

Il Cinema/Teatro Genio di Viterbo oggi, purtroppo, è una struttura dimenticata e decadente, ma in tempi neppure troppo lontani era il polo cittadino di spettacoli di altissima qualità (soprattutto leggeri) con artisti, attori, cantanti di fama nazionale e non solo. Il 3 giugno del 1952, come scrive il Messaggero, ospita il “Panorama Radiofonico di Varietà”, organizzato dalla Rai con la collaborazione della società Genio e dell’impresa Taurchini. Presenze importanti: dal giovanissimo Corrado, al comico tragicamente scomparso Alberto Talegalli (che il cronista erroneamente chiama Vincenzo), da Raffaele Pisu al cantante Giorgio Consolini, all’orchestra del maestro Armando Fragna. Tre ore di assoluto spettacolo di fronte a un pubblico entusiasta. Naturalmente tutto esaurito per il teatro. Che piacere a rileggere la cronaca di quella serata e che tristezza se il pensiero va al Genio di oggi…

L’Articolo integrale

Il “Panorama Radiofonico di Varietà” che la Radio Italiana ha disinteressatamente offerto al pubblico viterbese martedì 3 giugno con l’altrettanta disinteressata collaborazione della S.A. Teatro Genio e dell’Impresa Taurchini, a beneficio del Comitato permanente per le manifestazioni cittadine, ha riscosso un successo sena precedenti. L’organizzazione dello spettacolo è stata curata nei minimi particolari dagli ispettori Sainera e Masci e dai tecnici della Rai e dall’impresa Taurchini; gli industriali e i commercianti viterbesi, dal canto loro hanno offerto con signorile generosità numerosi e cospicui doni; il pubblico viterbese, infine, ha risposto con un entusiasmo inusitato, riempiendo il teatro in ogni ordine di posti. Riteniamo che mai sia stato registrato un simile “tutto esaurito”, in quanto non solo i posti a sedere, ma tutti gli spazi che potevano offrire un minimo di visuale sono stati occupati da un pubblico entusiasta che ha manifestato agli esecutori tutta la sua simpatia con vivi e copiosissimi applausi. Animatore e coordinatore della serata è stato Corrado, il giovane presentatore delle più note e impegnative rubriche radiofoniche; al centro di essa l’orchestra della Rai diretta da Armando Fragna. Su questi due elementi si è imperniata la scintillante giostra di canzoni, di scenette, di battute umoristiche, che per tre ore ha briosamente girato sul palcoscenico del Teatro del Genio. Tessere gli elogi degli artisti come Clara Jaione, Vittoria Mongardi, Giorgio Consolini e Luciano Benevene, che quasi tutti i giorni si insinuano attraverso l’altoparlante nell’intimità delle nostre case delle quali sono divenuti ospiti graditi e desiderati, ci sembra superfluo: essi hanno ripetuto a viva voce le più belle canzoni del proprio repertorio e ne sono stati ripagati dal pubblico viterbese con pieno e affettuoso consenso. Lo stesso dicasi per i brillanti attori di “Rosso e nero”: Isa Bellini (anche come deliziosa e birichina interprete di canzoni), che ha diviso con il simpatico Raffaele Pisu il vivo successo per le briose scene presentate; Vincenzo Talegalli, astro appena nascente ma già solidamente affermatosi, dell’umorismo umbro; Riccardo Vitali nel suo sempre fresco repertorio di impareggiabile imitatore. Armando Fragna, a capo della sua affiatatissima orchestra di virtuosi, ha riscosso larga messe di applausi non solo come dinamico direttore, ma anche come apprezzato autore delle più note canzoni di successo. Di Corrado abbiamo detto in principio: aggiungiamo che egli è stato il tessuto connettivo di tutto lo spettacolo al quale ha conferito quel tono di scanzonato umorismo e di garbata signorilità che gli sono abituali; un’altissima percentuale di applausi è meritatamente andata a lui. Nel complesso, quindi, serata brillantissima che ha lasciato nei fortunati che hanno potuto assistervi (ahi, tirannia dello spazio!) un gradito ricordo e un vago desiderio di un bis a breve scadenza. Il Comitato permanente per le manifestazioni viterbesi, che ha beneficiato dell’incasso netto della serata, esprime pubblicamente la sua viva riconoscenza alla Rai con i suoi artisti e i suoi tecnici, alla società del Genio e all’impresa Taurchini, alle molte ditte locali che signorilmente hanno offerto i loro doni. Con la collaborazione di tutti la nostra città ha avuto la possibilità di ospitare uno spettacolo di eccezione, che ci auguriamo possa costituire l’inizio di una più profonda intesa fra la Rai e Viterbo, intesa che si concluda finalmente nel far conoscere ai radioascoltatori, trasformatisi per l’occasione in spettatori, i volti delle più note voci e dei suoni della nostra radio. Ne è prova l’eccezionale interesse, cui la Rai non può rimanere estranea, che lo spettacolo ha dettato, oltre che nella città, anche in tutti i paesi della provincia di Viterbo, che vi ha partecipato con gran numero di spettatori.

 

Luciano Costantini*Luciano Costantini, giornalista professionista, ha lavorato in qualità di vice capo servizio presso la redazione centrale de Il Messaggero, occupandosi di sindacato ed economia. Rientrato in sede stabile a Viterbo, firma in qualità di direttore editoriale la testata TusciaUp. La sua grande passione per la storia è raccolta in due libri: Il giorno che accecai il Duce, Fuori le donne dal palazzo dei Priori. E’ prossima l’uscita del terzo libro, tutti editi da Sette Città. Echi di cronaca del secondo dopoguerra è una rubrica periodica su questa testata, che racconta aneddoti e fatti di quel periodo storico riportati proprio dal quotidiano romano in cui il giornalista ha vissuto il suo cammino professionale.

Documentazione tratta dalla ricerca d’archivio presso la Biblioteca di Viterbo sul periodo storico

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