Don Pino, parroco di Santa Maria della Grotticella: “A Messa in sicurezza, celebreremo in esterno”

di Donatella Agostini

Da lunedì 18 maggio i fedeli potranno di nuovo partecipare alla Messa ed accostarsi al sacramento della Comunione, come previsto dall’accordo stipulato dalla CEI e dal Governo il 7 maggio scorso. Il protocollo è volto a conciliare la ripresa del culto con le necessarie misure di sicurezza relative all’emergenza sanitaria. I nostri parroci hanno provveduto già per tempo ad adeguare le modalità di svolgimento delle funzioni.
Parliamo con don Giuseppe Curre – per i parrocchiani Don Pino, parroco di Santa Maria della Grotticella – degli accorgimenti che saranno predisposti, al fine di garantire la celebrazione della Santa Messa e allo stesso tempo, la salute dei fedeli. E alla vigilia di un ritorno a una nuova “normalità”, facciamo il punto sul modo alternativo con cui la chiesa ha continuato ad essere presente,
durante i lunghi giorni della fase 1.
Don Curre, in che modo Santa Maria della Grotticella è stata vicina ai suoi parrocchiani nei lunghi giorni del lockdown?
Noi siamo stati sempre aperti, sempre nel rispetto delle regole. Ci si è incontrati a distanza, si è passeggiato, si è recitato insieme il Rosario. E a quelli che non potevano uscire di casa, perché troppo anziani o addirittura malati, ho telefonato. Ho chiamato le persone sole, qui ne abbiamo diverse. Chiamavo per sentire cosa facevano, cosa mangiavano a pranzo, chiedevo se avevano bisogno di qualcosa… Abbiamo avuto qualche parrocchiano – anche giovane – malato di Covid… ci sentiamo tuttora per telefono, cerco di incoraggiarli. La vicinanza, anche se in un altro modo, c’è stata. Le Messe sono state trasmesse e seguite in diretta su Facebook. E il nostro centro Caritas è stato molto attivo: abbiamo avuto richieste di viveri, richieste di aiuto per pagare le bollette, anche da fuori parrocchia: abbiamo dato una mano. Il gruppo della Caritas, una quindicina di signore, continua ad essere operativo, ogni mercoledì pomeriggio dalle 16.30 alle 18.

Da lunedi tornerà a celebrare la Messa in presenza dei suoi parrocchiani. Quali accorgimenti saranno previsti?

Intanto, visto che ormai le temperature lo consentono, celebrerò la Messa nel campo sportivo adiacente alla chiesa, così darò la possibilità a tutti quelli che verranno di entrare e partecipare. Piazzeremo trecento sedie nel campo, a file distanti tre metri l’una dall’altra; ogni sedia a un metro e mezzo dalla vicina. Questo perché il sacerdote passerà tra le file a distribuire la comunione. Chi deve fare la comunione resterà in piedi, gli altri si siederanno. Se dovesse piovere, entreremo in chiesa, con le misure che abbiamo stabilito; abbiamo messo dei segni sopra i banchi, per rispettare la distanza. Una quindicina di volontari con fratino colorato indicheranno i posti a quelli che parteciperanno alla Santa Messa.

A causa della pandemia, sacramenti come la Comunione e la Cresima sono stati rinviati. Quando pensa sarà possibile riprendere le celebrazioni?
Rimangono a data da destinarsi; aspettiamo che il Vescovo riunisca i sacerdoti per un incontro, in cui verrà stabilito quando poterli celebrare. A Dio piacendo, si pensa ad ottobre.

“Questa è la Chiesa di una situazione difficile – aveva detto Papa Francesco –, che il Signore permette, ma l’ideale della Chiesa è sempre con il popolo e con i sacramenti”. Si ricomincia.

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