Domeniche culturali: a Civitonica primo festival del cortometraggio

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Civitonica si apre al cortometraggio con il primo festival Civitonica in Corto. Domenica 18 ottobre alle 16.30 presso le Ex Carcerette in via Vinciolino 7 a Civita Castellana, in occasione del primo appuntamento con le Domeniche Culturali che animeranno i weekend di Civita Castellana con una serie di interessanti eventi, alle 17.30 ci sarà la presentazione e la proiezione del primo cortometraggio in gara Valse sentimentale del regista emergente Marzio Pulcini.

La presentazione del cortometraggio sarà preceduta alle 16.30 dalla presentazione del libro dello scrittore Giulio Perrone L’esatto contrario, edito da Rizzoli. Un thriller romano con protagonista un tifoso giallorosso, investigatore improvvisato, e il mistero di una ragazza uccisa ai tempi dell’università che torna a galla dopo anni. Il tutto in una Roma misteriosa.


Alle 18.30 seguirà la rassegna cinematografica CivitoniCiak a cura di Emiliano Terenzi, con la proiezione del film Terraferma di Emanuele Cralese, che racconta l’arrivo dei clandestini su un’isola siciliana di pescatori e la regola nuova del respingimento: la negazione stessa della cultura del mare che obbliga al soccorso. Proprio in questo ambiente vive una famiglia di pescatori composta da un vecchio di grande autorità, una giovane donna che non vuole rinunciare a vivere una vita migliore ed un ragazzo che, nella confusione, cerca la sua strada morale. Vengono tutti messi di fronte ad una decisione da prendere che segnerà la loro esistenza.


L’ingresso è gratuito.

Il cortometraggio intitolato ‘Valse Sentimentale’, la cui idea nasce durante l’ascolto dell’omonimo brano di Tchaikovsky, è il primo lavoro del regista emergente Marzio Pulcini. Il regista ha voluto esprimere, attraverso le immagini, il momento che intercorre tra la morte fisica e quella cerebrale, il continuo soffocamento fisico e mentale che le nuove generazioni si ritrovano a sopportare, ponendo l’accento, soprattutto a livello visivo, su una delle peggiori situazioni che viviamo attualmente, la violenza sulle donne. Questa è però soltanto una delle numerose tematiche, sia filosofico-morali che tecnico-artistiche, che Marzio Pulcini ha voluto affrontare all’interno dell’opera. Possiamo notare l’uso sia del bianco e nero che del colore per rappresentare aspetti diversi della “realtà”; finti piani sequenza e movimenti circolari per essere immedesimati in modo più coinvolgente nelle sensazioni psico-fisiche della donna; numerosi riferimenti culturali come, per esempio, il Quadrato Nero di Malevic,  in onore del centesimo anniversario della nascita dell’opera e, di conseguenza, del Suprematismo come movimento artistico; e tante altre cose che rendono questo cortometraggio una vera opera concettuale.

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