Dante e Bach, il “Legame Musaico” in scena al Castello dei Borgia a Nepi

Domenica 11 luglio alle ore 18.30 in occasione delle celebrazioni del VII centenario della scomparsa di Dante Alighieri, l’associazione Culturale La Terzina, in partenariato con il Comune di Nepi e il patrocinio della Città Metropolitana di Roma Capitale, del Comune di Marino e dell’Adi (Associazione degli italianisti Gruppo Dante), presenta una serata evento in cui la poesia del sommo poeta si mescola con le melodie e le note di Johann Sebastian Bach.
Il Legame Musaico. Dante e Bach, questo il titolo dell’evento in programma presso il Castello dei Borgia di Nepi, vanta il partenariato scientifico non oneroso del Centro Studi sull’Ars Nova Italiana del Trecento “Marcello Masini” di Certaldo, presieduto dal prof. L. Rino Caputo, già ordinario di Letteratura Italiana nella Facoltà di Lettere e Filosofia dell’’Università di Roma “Tor Vergata” e direttore della Rivista Internazionale Dante, che sarà presente alla serata.
“Per narrare il suo viaggio nell’oltremondo – spiega il professor Caputo – Dante utilizza strumenti che modula con un’abilità, una maestria finora insuperate. Questi strumenti sono le sillabe, le parole, il suono e il senso che hanno le parole e anche il contesto legato alla metrica, il famoso endecasillabo in terza rima”.
“Tutta la poesia italiana ed europea parte, direttamente e indirettamente, da Dante”, aggiunge. “Così come, se si osservano attentamente queste unità di suono e di senso, possiamo accorgerci quanto simile sia stata la rivoluzione operata con la musica da Johan Sebastian Bach – continua il professore – Si dice che Bach abbia creato le condizioni perché la musica moderna e contemporanea potesse esistere, proprio come Dante ha posto le condizioni per cui potesse esistere una poesia che parla del mondo. Dante e Bach hanno in questo senso la funzione di capostipiti, con una grandezza che non risiede solo nell’essere stati iniziatori di una modalità comunicativa inedita, ma soprattutto nell’essere stati geniali artisti dotati di qualità inarrivabili”.

Le note oltre alle parole saranno le protagoniste della serata, condotta dalla scrittrice e divulgatrice Rai, Francesca Serra nel ruolo di moderatrice del confronto fra i pensieri degli illustri relatori, artisti e rappresentanti delle istituzioni presenti.

A risuonare saranno le melodie portate in scena dal flauto del Maestro Mario Alberti (nella foto), presente anche nel ruolo di presidente de La Terzina, e dalla sinuosità unica, unita all’estro musicale gentile e talentuoso della giovane Cecilia Valente all’arpa.

“Sarà una serata di grande interesse culturale – spiega il maestro Alberti– nel quale non solo suoneremo Bach, ma cercheremo di entrare nel profondo nel confronto tra il compositore e il Sommo Poeta Dante, vissuti in epoche distanti e pure così vicine. Riserveremo agli spettatori delle vere e proprie sorprese, perché, a dispetto della distanza cronologica, potranno scoprire delle impressionanti connessioni culturali, a conferma del fatto che l’Arte di due simili geni non può che essere atemporale”.

Nel corso della serata interverrà il sindaco di Nepi, Franco Vita a portare i saluti istituzionali a un evento che si preannuncia come unico e per la quale il primo cittadino non ha lesinato entusiasmo, manifestando tutto il proprio orgoglio in vista di un appuntamento di così alto prestigio per la città di Nepi: “Sono onorato di poter ospitare, nella nostra splendida location del Forte dei Borgia, dimora storica della regione Lazio, l’evento Il legame musaico, Dante e Bach, in onore del VII centenario dalla scomparsa del ‘Sommo Poeta’. Ritengo questo momento di particolare valore e significato sia per la partecipazione di personalità illustri e di grande professionalità che per la collaborazione nata con il Comune di Marino, e con la Città Metropolitana di Roma, che ci hanno concesso il loro patrocinio. Eventi come questi sono fondamentali per lo sviluppo e la diffusione di una cultura musicale e letteraria che viene spesso trascurata, specie se funzionale alla valorizzazione di luoghi della cultura e complessi monumentali storici come il nostro Castello dei Borgia”.

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