Crack! Fumetti dirompenti: Valerio Bindi racconta il suo Festival

Forte Prenestino

Crack..! è il classico rumore di una frattura. Anche in questo caso, Crack sta ad indicare una incrinatura, ma col mondo attuale. Crack!Fumetti dirompenti, è uno dei tanti Festival che si tengono ogni anno al Forte Prenestino: è il festival del disegno e dell’arte stampata. Uno degli organizzatori è Valerio Bindi, architetto, illustratore e fumettista, che fa parte del gruppo SCIATTO produzie dal 1990 e collabora inoltre, alle edizioni FortePressa.

Forte Prenestino era un forte militare, nel cuore di centocelle. Dal 1986 è diventato un centro sociale occupato e autogestito. Centro sociale, perchè luogo di socializzazione, dove incontrarsi e condividere i propri mestieri, le proprie idee, le proprie energie e abilità. Era un posto abbandonato, riportato in vita da una comunità di artisti; un luogo illegale stando alla legge. Cosa che non è cosi in alcuni paesi europei, come l’Olanda, dove chi occupa edifici abbandonati, viene premiato e agevolato, perché dà la possibilità di non lasciar cadere nel degrado le opere e i monumenti della città. Uno dei percorsi messi in atto al Forte, infatti, è Il diritto alla città, che guardando ai tanti edifici abbandonati, urla ad alta voce <<Roma non si vende, Roma si riprende>>.

L’intento di coloro che hanno occupato il Forte Prenestino trasformandolo in centro sociale, è far si che in un paese come l’Iitalia, e in una città come Roma, si punti alla solidarietà sociale, alla salvaguardia dell’ambiente, all’accessibilità alla cultura, all autopromozione personale e collettiva, alla formazione, alla valorizzazione delle attività manuali, artistiche e comunicative, dove vi sia libera partecipazione, discussione e elaborazione di tematiche socio-culturali. Dove siano condivisi ideali quali antifascismo, antisessismo, antirazzismo e antiproibizionismo. Dove ci si allontana dalla concezione di businness, del vendersi, del farsi conoscere.

Il festival Crack di fumetti, autorganizzato e autofinanziato, si tiene nei sotterranei del Forte, dove in piccoli corridoi ritmati da “celle”, vengono ospitati artisti o collettivi di artisti; ognuno si dipinge la propria cella come vuole. C’è chi attacca cartoline collezzionate da una vita; trovi il ragazzino che è solito disegnare i fumetti in camera sua e svenderli per due soldi; grandi artisti; chi intesse; chi fa disegni con pennarelli e li regala; chi fa serigrafie. Crack! la cui x edizione si è tenuta a Giugno,è un esperienza relazionale e di socializzazione, dove autori da tutto il mondo, tra una birra e l altra,  giungono per mettere a disposizione di tutti, le loro opere seguendo ogni anno il tema proposto. Negli ultimi tre anni, dopo il Crack 3D, si è instaurato un progetto:un trittico di temi.  Apocalisse, Orda e Genesi, di cui anche tre riviste di fumetti: apocalisse sta ad indicare il caos della città, dove c’è tanto da sistemare e dove il sistema capitalistico crea disoccupazione e povertà; orda simboleggia la necessità che si rada al suolo tutto il decadente, come se dovessero passare i Barbari a far piazza pulita; genesi significa speranza, ricostruire il tutto da capo, rigenerare. La produzione di fumetti di Crack, si firma con FortePressa. Ogni serata di crack non è solo fumetto, ma anche musica. Come dice Bindi, <<ci sono fumettisti che sanno suonare, e musicisti che sanno fumettare>>.

I fumetti si fanno “disegnando con le parole e scrivendo con i disegni” diceva qualcuno, ma anche incollando libri, piegando fogli, stampando pagine, inchiodando muri, graffiando superfici, spargendo inchiostri.

Inoltre, oltre al festival Crack! al Forte Frenestino si tengono ogni anno molti festival, come quello di vino “Enotica”, quello di musica elettronica “Electrode”, quello di fotografia e architettura “Interiora” e tanto altro.

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