Cosa fare e cosa non fare quando un insetto ci punge

La bella stagione porta con sé anche numerose specie di insetti, come ad esempio zanzare, pappataci, mosche e api, che disturbano la nostra quiete di tutti i giorni, specie se si vive in posti umidi o se si frequentano parchi, giardini e zone verdi ma capita anche sulle nostre spiagge in questo periodo . Tra tutti, l’insetto più odiato è sicuramente la zanzara. Le sue punture sono molto fastidiose e provocano un’irritazione temporanea, accompagnata da una sensazione di prurito.
Cosa fare immediatamente quando un insetto ci punge?
Nel caso di punture d’ape, rimuovere accuratamente il pungiglione per poi procedere ad un’adeguata disinfezione dell’area.
In tutti i casi:
Lavare e disinfettare accuratamente il sito dove si è stati punti per evitare l’insorgenza di infezioni.
Applicare del ghiaccio nella zona interessata.
Applicare uno stick dopopuntura, contenente sostanze lenitive e rinfrescanti (in commercio esistono prodotti adatti anche ai più piccoli
Evitare di grattare il pomfo, in modo da evitare escoriazioni ed eventuali infezioni, che spesso lasciano cicatrici e macchie sulla pelle.
Nei casi più lievi, applicare creme a base di Calendula, Aloe o Cardiospermum, che svolgono un’azione contro il rossore e il prurito.
Nei casi più gravi, applicare una pomata a base cortisonica che svolge un’intensa azione antinfiammatoria. Attenzione però: evitare di esporre al sole la zona trattata; il cortisone può provocare reazioni di fotosensibilizzazione. Chiedere comunque consiglio al medico o al farmacista, e mai applicare questa tipologia di farmaci ai più piccoli, senza prima aver chiesto il parere al pediatra.
Nei casi di prurito intenso, si può infine ricorrere ad un antistaminico. Utile anche in questo caso il consiglio del medico.

Prevenire è d’obbligo:per evitare di essere punti, si possono utilizzare spray cutanei, utili quando si sta all’aria aperta, specie di sera e in zone con molta vegetazione.

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