Coppa Italia: la Viterbese supera il Teramo e si regala il Pisa nei quarti di finale

di Claudio Petricca

VITERBESE (3-5-2): Valentini; Atanasov, Coda (46’ Rinaldi), Sini; Zerbin (61′ De Giorgi), Baldassin, Palermo, Cenciarelli (61′ Vandeputte), Mignanelli; Polidori (35′ Molinaro), Pacilli (74′ Tsonev). A disposizione: Thiam, Bertollini, Sparandeo, Milillo, Coppola, Artioli, Damiani. Allenatore: Antonio Calabro.

TERAMO CALCIO (3-4-1-2): Pacini; Piacentini, Caidi, Fiordaliso; Celentano (67′ Mosca), Persia, Spinozzi, Ventola (70′ De Grazia); Cappa (67′ Spighi); Zecca (70′ Sparacello), Barbuti. A disposizione: Lewandowski, Gomis, Infantino, Proietti, Pezone, Polak, Ragozzo, Celli. Allenatore: Agenore Maurizi

Arbitro: Luca Zufferli di Udine

Assistenti: Gianluca Sartori di Padova e Alessandro Colinucci di Cesena.

MARCATORI: 18’s.t. Pacilli

NOTE: Serata fredda, terreno in discrete condizioni

Spettatori 1000 circa. Calci d’angolo 7-0 per la Viterbese. Ammoniti: Baldassin, Piacentini. Recupero: 2’+4’.

VITERBO – La Viterbese rispetta il pronostico e supera, seppur di misura, il Teramo conquistando l’accesso ai quarti di finale di coppa Italia dove affronterà, ancora al Rocchi, il Pisa. I padroni di casa continuando il loro estenuante tour de force, dodici partite in trentaquattro giorni, vincono ancora confermando il buon momento complessivo nonostante gli impegni ravvicinati che non consentono un attimo di tregua. Eppure Antonio Calabro sembra abbia trovato il giusto elisir di lunga vita per un gruppo che non conosce fatica ed ostacoli marciando imperterrito verso i propri obiettivi. Senza l’infortunato Luppi e con Polidori out dopo appena mezz’ora il tecnico gialloblù si è affidato al promettente Molinaro che lo ha ripagato con una prestazione maiuscola. “Il ragazzo ha potenzialità – afferma Calabro nel post partita – è un tipo di attaccante che mi piace molto, ha gamba, ha dato degli strappi appena entrato, deve avere più continuità, deve essere educato tatticamente ed è un ragazzo che al contrario di quanto pensavo appena arrivato mi ha dimostrato con i fatti in campo che ci posso contare, è importante per quanto mi riguarda”. Rispetto al match con il Catania Calabro cambia alcuni elementi ma alla fine risultato, grinta e gioco rimangono sempre gli stessi segnale tangibile di uno spirito di gruppo ormai consolidato e che può contare su una rosa di assoluta qualità. Il successo di misura non tragga in inganno, la superiorità dei padroni di casa contro il giovane Teramo che non ha affatto sfigurato è apparsa più netta di quanto si potesse pensare con almeno sette-otto nitide occasioni da rete non capitalizzate. Ora il prossimo avversario si chiama Pisa, una sfida che si preannuncia dagli alti contenuti tecnico-agonistici e che dovrebbe finalmente richiamare al Rocchi il pubblico delle grandi occasioni.

“Ho messo in campo la miglior formazione che potevo schierare – esordisce in sala stampa Antonio calabro – sapevamo che non era una sfida semplice e così poi si è confermata, abbiamo avuto secondo me sette-otto occasioni da gol limpide che poi non sfruttandole ci hanno complicato la vita poi nel secondo tempo siamo riusciti a sbloccarla per poi controllarla bene meritando anche di raddoppiare”. Contro il Teramo un mini turn-over: “Gioco forza – afferma Calabro, con il pensiero alla prossima ed alla partita precedente per gli strascichi che ha lasciato a livello fisico”. Calabro che aspetta il rientro di Luppi: “Ha avuto un affaticamento muscolare – puntualizza il tecnico – contro il Siracusa, non c’è niente di grave, penso di tenerlo a riposo anche a Rieti per poi recuperarlo per la partita successiva”. Ed alla mezzo’ora la Viterbese ha dovuto rinunciare anche a Polidori: “Ha accusato un colpo all’occhio – afferma sempre Calabro – si è gonfiato e non riusciva più a vedere dall’occhio sinistro, vediamo domani che succede, spero di recuperarlo per Rieti”. Viterbese che dopo la sentenza sul caso Reggina guadagna un’altra posizione in classifica: “E’ inutile guardare la classifica adesso – continua Calabro – guardiamola dopo tutti i recuperi, io dico che soprattutto con tutti gli incontri ravvicinati la tenta fisica di una squadra è una monetina, io spero sempre che questi ragazzi diano sempre delle risposte seppur non nella totalità della partita, oggi siamo partiti un po’ lenti rispetto al solito poi ci siamo sciolti. Non abbiamo precedenti in nessun campionato di tanti incontri così ravvicinati e quindi non abbiamo riferimenti sui quali comportarci”. Calabro che non nasconde le ambizioni di una scalata alla serie B: “Sarei rimasto fermo per tutta la stagione – afferma Calabro – se non avessi trovato una società ambiziosa come la Viterbese che volesse mettermi nelle condizioni di tornare in serie B nel giro di tre anni con un programma a lungo termine. Ho visto in Camilli, nel direttore sportivo Pagni le figure adatte, ambiziose come me e ho accettato senza pensare a quante partite dovremo fare”. Parole che fanno sognare i tifosi: “Uno deve farsi dei programmi, ripeto sono venuto qui perché l’ambizione del presidente non si nasconde e se un presidente spende tutti questi soldi deve essere ambizioso, presidente ambizioso, società ambiziosa, io non sto facendo nessun programma ma dico che in tre anni se si pianifica bene il percorso si potrebbe fare qualcosa di importante. Quest’anno dobbiamo essere contenti di quello che stiamo facendo perché poi sento dopo un paio di risultati, di battute d’arresto perché qualcuno sta sognando e allora mi innervosisco, non mette in preventivo che questi sono ragazzi che stanno spingendo tanto e allora siccome non mi voglio innervosire dobbiamo continuare a fare bene perché creare facili illusioni ci vuole un attimo”. Ora il Pisa dove ci si aspetta una adeguata cornice: “Questa è una cosa alla quale tengo tanto – conclude il tecnico – quando sono arrivato c’era poco entusiasmo come è normale che sia altrimenti non avrebbero cambiato allenatore, io penso che questa squadra stia dimostrando qualcosa di importante e mi fa piacere che si comincia a sentire calore, entusiasmo perché questi ragazzi ne hanno bisogno e sarebbe anche giusto visti i tanti sacrifici e i risultati che stanno ottenendo i ragazzi che ci sia una spinta in più”.

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